Roma, la pescheria Galluzzi chiude dopo 130 anni: «Colpa della Ztl, clienti scoraggiati: nessun rispetto per le botteghe storiche»

Addio alla sede di via Venezia 26 aperta nel 1894. «Decisivo anche il "no" del Municipio al laboratorio di gastronomia fredda»

Roma, la pescheria Galluzzi chiude dopo 130 anni: «Colpa della Ztl e del "no" del Municipio al laboratorio di gastronomia fredda»
di Federica Pozzi
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 06:38 - Ultimo aggiornamento: 15:33

Dopo 130 anni la storica sede dell'Antica Pescheria Galluzzi ha abbassato le saracinesche della sua sede di via Venezia 26 aperta nel 1894. Di proprietà della famiglia Galluzzi da quattro generazioni, la pescheria ha iniziato ad avere alcuni problemi quando è stata introdotta la Ztl, aggravati negli ultimi anni dall'aumento delle ore in cui le macchine non possono circolare in centro. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la delibera 47/2019 del I municipio con cui gli sono stati negati i permessi per creare un laboratorio di gastronomia fredda. Una diniego, ha spiegato il titolare Edoardo Galluzzi, «che ci ha fatto molto male, non si può trattare una bottega storica come quelle appena nate» e che «ci ha fatto decidere di chiudere quella sede per spostare il progetto nell'altro locale di Gregorio VII».

LA ZTL LUNGA

«Noi con la ztl ci abbiamo convissuto per anni, anche se con qualche difficoltà, e anche le persone, sebbene diminuite, venivano lo stesso da noi lasciando la macchina fuori dai varchi», spiega Edoardo. «Negli ultimi anni il problema grande è stato il 24 dicembre, giornata per noi di grande lavoro», continua Galluzzi. «È un periodo in cui il Comune dovrebbe aiutare i negozianti, invece anche in quel giorno, da tre anni a questa parte, hanno allungato l'orario della Ztl, scoraggiando molti clienti che si servivano abitualmente da noi per la cena della Vigilia».

VIA GREGORIO VII

Lo scoglio insormontabile arriva poi nel 2019, con la delibera 47 del I municipio. «Nel mese di novembre dell'anno prima avevamo preso il negozio vicino per allargarci e creare anche un laboratorio di gastronomia fredda. Ma la delibera ce lo ha impedito dicendo che era necessario limitare il numero di licenze concesse negli anni passati», racconta il titolare. Una mossa che «poteva avere un senso per creare una nicchia ma non mi puoi paragonare a chi apre ora», sottolinea Edoardo.
Di qui la decisione di chiudere la sede storica di via Venezia e di spostare il progetto del laboratorio di gastronomia nell'altro punto vendita, aperto da oltre 10 anni, che si trova a Gregorio VII. «Un grande dispiacere», racconta Galluzzi, «soprattutto se penso che quella pescheria era stata aperta dal nonno di mio padre, la nostra famiglia era lì da quattro generazioni.
Ma non c'era altra soluzione, ci hanno trattati come gli esercizi aperti da pochi mesi».

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