Nei magnifici saloni di Palazzo Brancaccio è di scena, sotto forma di spettacolo per via delle norme anti Covid, la decima edizione del “Gran ballo russo”. Appuntamento che celebra lo scrittore Fëdor Dostoevskij, in occasione del bicentenario della nascita, e il suo romanzo “Il sosia”. Esperienza teatrale davvero indimenticabile.
Fortemente voluto dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica di Nino Graziano Luca, insieme alla promotrice della cultura russa in Italia, Yulia Bazarova, e Paolo Dragonetti de Torres Rutili, lo show chiama in palcoscenico la ballerina Oxana Lebedew: coreografa e maestra di danza a “Ballando con le stelle”, che si esibisce sulle note del “Valzer dei fiori” di Čajkovskij.
La scaletta prosegue con le esibizioni del cantante pop Thomas Grazioso e dei cavalieri e le dame nel ruolo dei nobili. La scena principale de “Il sosia” è recitata dall’attrice russa Marina Kazankova, nel ruolo della giovane Klara di cui si innamora Jakov Petrovič, interpretato dall’attore Martino Duane. Il costume della protagonista è ispirato alla magnificenza della corte russa: un tessuto in broccato color panna e oro in cui perle e gemme ne costituiscono gli ornamenti principali. Rivisitato secondo gli anni Sessanta del 1800, presenta la tipica crinolina usata in quel periodo storico. Tra le danze proposte la Russian Figure Waltzny, il Valzer tratto da Guerra e Pace di Nino Rota, il Pas de Patiner, la Moscow Polka. Performance ma anche risvolto charity: gli organizzatori della kermesse destineranno una somma all’Agenzia russa no-profit di progetti socio-culturali “Agenstvo Sotzoculturproektov”, della città di Ulyanovsk, come contributo alla creazione di un’area sportiva all’aperto accessibile ai disabili.