Furti, aggressioni e ignoranza hanno stancato i residenti di Castro Pretorio ed Esquilino, la situazione crescente di degrado e delinquenza sta diventando ingestibile e gli abitanti vogliono che qualcuno se ne occupi. Proprio qualche giorno fa c’è stata la terza cabina di regia, nella quale si sono riuniti i membri dell’Associazione Residenti Castro Pretorio e i Comitati Rinascita Esquilino, Parco delle Finanze e Albergatori Romani. Durante l’incontro, sono state affrontate varie tematiche, Marco Massaro il responsabile dell’Associazione Residenti Castro Pretorio è preoccupato come tutti gli altri ma non si arrende. «Qualche giorno fa ho avuto il piacere di partecipare alla terza cabina di regia, una delle tematiche su cui si è dibattuto a lungo, riguarda la tensostruttura. Un enorme capannone che si vorrebbe nuovamente dislocare sul piazzale antistante la stazione Termini». La preoccupazione che diventi un luogo di assembramento di soggetti senza fissa dimora è lecita. «La tensostruttura accoglierebbe chi necessita anzitutto di un recupero psichico oltre che sociale, (la maggior parte), e quelli che invece hanno bisogno solo di un reinserimento sociale. Assembrarli in un'unica struttura, con tutte le varianti in tema di sicurezza, inevitabilmente porterà ad altro degrado». Non ci sarebbe da meravigliarsi se si verificassero delle fughe, la sporcizia perimetrale invece è assicurata.
«La soluzione non è quella di riunire tutti questi soggetti per poi smistarli, con i tempi della burocrazia, nelle varie ONLUS che se li prenderebbero in carico». Questo preoccupa i residenti perchè potrebbe dare adito ad ulteriore disagio, la zona infatti è stata assediata da tempo da numerosi senzatetto e malviventi, secondo gli abitanti, la termostruttura potrebbe diventare un ulteriore covo di delinquenza e scompiglio per i quartieri limitrofi. «Pur accettando, con mille riserve, che questa sia una strategia e un piano di azione che porti a un risultato, non deve essere fatto sul territorio di Esquilino e di Castro Pretorio.