Ama e i predoni del gasolio a Roma: dipendenti svuotano serbatoi e rivendono benzina sottobanco, 17 condanne e 6 rinvii a giudizio

Buco da centinaia di migliaia di euro nelle casse dell'azienda comunale

Ama e i predoni del gasolio a Roma: dipendenti svuotano serbatoi e rivendono benzina sottobanco, 17 condanne e 6 rinvii a giudizio
di Michela Allegri
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Venerdì 7 Luglio 2023, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 10:09

Alcuni boicottavano i turni di servizio, lasciando sporche le strade della Capitale e svuotando i serbatoi dei furgoncini dell'Ama. Altri, per rubare il carburante di proprietà della municipalizzata dei rifiuti, usavano direttamente le carte prepagate destinate al rifornimento dei mezzi aziendali. Il bilancio dell'inchiesta sui predoni di gasolio, che hanno contribuito a scavare un buco da centinaia di migliaia di euro nelle casse dell'azienda comunale, è di 17 condanne - tra patteggiamenti e giudizi abbreviati -, 6 rinvii a giudizio e un proscioglimento per incapacità di partecipare al processo. L'ha stabilito il gup ieri nel corso dell'udienza preliminare, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Carlo Villani.

I DIPENDENTI

Lo scorso maggio per questa vicenda hanno patteggiato in sette, accusati di associazione a delinquere: si tratta di cinque dipendenti Ama che, insieme a due complici, con la tecnica del risucchio, avrebbero svuotato i serbatoi dei furgoncini e rivenduto sottobanco il carburate, per arrotondare lo stipendio: hanno patteggiato pene che vanno da un anno e 11 mesi a 2 anni e 3 mesi di reclusione.

A seconda delle posizioni, erano accusati di associazione a delinquere e peculato. Secondo la ricostruzione della Procura, le sottrazioni di carburante sarebbero avvenute nella sede dell'associazione sportivo-dilettantistica Tiro al Volo, in via di Lunghezzina, messa a disposizione del gruppo da Daniele Conti, che ha patteggiato 2 anni di reclusione.

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La base logistica si sarebbe poi spostata in un deposito in via Poggio Sannita, di Sandro Savini - anche per lui la pena è stata di 2 anni -, e in un altro magazzino in via della Tenuta del Cavaliere, di Daniele Cianconi. Per l'accusa, il capo del gruppo, organizzatore delle razzie, era Simone Daniele, che ha concordato una pena di 2 anni e 3 mesi. Ha patteggiato la pena anche Massimiliano Ponzo, meccanico del deposito aziendale di Rocca Cencia: il suo compito era quello di individuare i clienti a cui vendere il carburante. Della banda faceva parte anche Cristian Argeni, che avrebbe eseguito diverse operazioni di travaso. I fatti contestati vanno dal febbraio al maggio 2021. Ieri, invece, sono finiti sul banco degli imputati i netturbini che hanno sottratto carburante utilizzando le carte prepagate aziendali, insieme ai loro clienti - accusati di ricettazione - e a un benzinaio. Per Massimo Farrotti il gup ha disposto 3 anni e 4 mesi di reclusione: era accusato di avere sottratto 97.381 euro di carburante. La stessa cosa avrebbe fatto, per l'accusa, anche Stefano Cirulli, che però è stato prosciolto per incapacità irreversibile di partecipare al giudizio. Un dato che ha comportato la restituzione di 80mila euro che erano stati sequestrati dai suoi conti correnti.

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IL DISTRIBUTORE

Condannato anche Domenico Di Nardi, gestore di un distributore in via Flaminia Nuova, che avrebbe aiutato i netturbini "infedeli": 2 anni e 4 mesi di reclusione. Per altri cinque imputati, tra dipendenti Ama e clienti, sono state disposte condanne tra i 2 anni e i 2 mesi di carcere. Altri sei imputati - uno è accusato di peculato, mentre gli altri di ricettazione - sono stati rinviati a giudizio, mentre tre clienti optato per il patteggiamento.

 


Dalle carte dell'inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dal pm Villani, era emerso un dato choc: dal 2017 al 2020 sarebbero 2.064 i dipendenti che hanno sottratto benzina e gasolio dai mezzi Ama. Quasi uno su tre, visto che il personale dell'azienda comunale è composto da circa 7.000 persone. Considerando solo i furti avvenuti utilizzando in modo improprio la carta prepagata aziendale, facendo risultare rifornimenti fantasma effettuati su furgoncini che erano fermi in officina, i litri di carburante sottratti sono 293.858,19. C'è chi ha rubato 4.451 litri, chi ne ha rubati 2.929 e anche chi ha sottratto meno di un litro. Sul caso indaga anche la Corte dei conti.
 

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