Roma, «un milione per i dirigenti»: bufera sullo staff della Raggi

Roma, «un milione per i dirigenti»: bufera sullo staff della Raggi
di Simone Canettieri e Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Agosto 2016, 08:50
Un milione all'anno. Anzi, per essere più precisi, un milione e duecento. Ecco il conto della prima infornata di nomine della giunta di Virginia Raggi in Campidoglio. Se il cadeaux del capo di Gabinetto, che prenderà quasi duecentomila euro (193 per essere precisi), è quello che colpisce maggiormente, già si stanno scatenando le polemiche anche per gli altri prescelti, quasi tutti di area grillina, che viaggeranno nei casi più fortunati vicino ai 90 mila euro, con la formula del funzionario a cui viene assegnato un compenso da dirigente.

DOPPIOPESISMO
Ieri ha ironizzato una esponente del Partito democratico, Giulia Tempesta, ex consigliere comunale: «Il Capo di Gabinetto 193mila euro lordi annui, il portavoce della Raggi 100mila. Io non contesto lo stipendio di queste persone, cosa che non ho mai fatto anche in passato, contesto il fatto che per anni il Movimento 5 Stelle ha parlato di stipendi d'oro (senza per altro entrare mai nel merito delle competenze delle persone), ha puntato il dito contro la casta, contro i privilegi e contro le nomine della politica. Poi, alla prova dei fatti, emergono tutte le contraddizioni: gli avvisi di garanzia per gli altri si chiamano condanne, per loro sono indagini o atti dovuti; le nomine per gli altri sono poltrone su cui piazzare gli amici, per loro figure indispensabili a far funzionare la macchina amministrativa; i consulenti per gli altri sono marchette, per loro sono esperti di settore».
Ma chi sono gli altri nominati? La lista è lunga, prendiamo alcuni esempi. Nello staff del vicesindaco Daniele Frongia (che si starà mangiando le mani, visto che inizialmente doveva farlo lui il capo di Gabinetto e come assessore guadagna un terzo) ci sono tre prescelti: Eric Sanna, Paolo Saolini e Francesca Spatola, tutti «per lo svolgimento di attività di supporto nell'ambito dell'ufficio di diretta collaborazione con il vicesindaco». Bene, Eric Sanna, sardo, prenderà 88mila euro, viene dall'Istat come Frongia e dunque sono colleghi di lavoro, tanto che lo stesso vicesindaco ne scrive le lodi («se dovessi descrivere Eric mediante tag direi: competenza, professionalità, disponibilità, rigore morale, leggerezza quando serve. Sono qualità rare da trovare in una sola persona» scrisse nel 2008, otto anni dopo lo assume in Comune). Saolini è avvocato (ha assistito anche Frongia), per lui la stessa cifra di Sanna, e una pagina Facebook ricca di video in cui si mostra che Roma è pulita (W i 5 Stelle scrive) e rilancia la foto della Raggi con la Muraro, mentre in un altro video prende in giro Renzi. Insomma, la fedeltà è comprovata.
 
FACEBOOK
Altri esempi: nello staff di Virginia Raggi, Andrea Mazzillo, quasi 90 mila euro annui, esperto a Tor Vergata di finanza innovativa degli enti locali. Fu definito braccio destro di Virginia, fu il mandatario della campagna elettorale, vanta una militanza nel Pd a Ostia, ma oggi le sue amicizie su Facebook sono di ordinanza: tra gli altri, Marcello De Vito (presidente del consiglio comunale), Ilaria Loquenzi (dell'onnipotente ufficio stampa M5S) e Valentina Corrado (consigliere regionale pentastellata). Sono solo alcuni esempi, le nomine non sono ancora terminate, così come le polemiche. Colpisce la scelta dellla Raggi dell'attivista di 19 anni, Fabrizio Belfiori (per gli amici Belfa, prenderà solo 1.200 euro all'anno, vanta su Facebbok una foto con Di Battista). Flavia Marzano ha scelto come collaboratrice Eleonora Mosetti, di cui seguì la tesi. Infine, il potente capo della segreteria politica: Salvatore Romeo, già dirigente del Comune, che vede moltiplicarsi il suo salario.