Un direttore a tempo per Ama Raggi, un delegato per Ostia

Un direttore a tempo per Ama Raggi, un delegato per Ostia
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 17 Agosto 2016, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 20:13
Arriva una nuova infornata di nomine, anche se non sarà l'ultima. Premessa: il Movimento 5 Stelle avverte che comunque si spenderà meno dell'amministrazione Marino che pagò gli staff 5,3 milioni di euro all'anno, mentre la Raggi si fermerà a 5 milioni. Anzi, dice qualcuno in Campidoglio, alla fine non si andrà oltre ai 4,7, proprio per rendere più evidente la differenza con il passato. Comunque sia domani la giunta andrà ad approvare una seconda tranche di incarichi. Dalla delegata per Ostia (che in realtà farà parte dello staff del sindaco) ad altre pedine dell'ufficio della comunicazione.

L'EMERGENZA
Ma in primis, domani la giunta comunale metterà le mani alla pratica più calda, quella dell'Ama. Il super esperto Roberto Cavallo la prossima settimana sarà a Roma, ma ha già fatto sapere di non essere disponibile a occupare il posto di direttore generale, mentre è confermata per lui una consulenza sulla differenziata, visto che viene ritenuto uno dei massimi esperti in Italia. Per la poltrona di direttore generale verrà chiamato invece un manager dalla Lombardia, già impegnato nelle aziende dei rifiuti.

 

Per lui, stando ai tetti di stipendio fissati per Ama, un compenso annuale di 79 mila euro. Attenzione, però: sarà un direttore generale a tempo, perché nel frattempo il Campidoglio farà il bando per la scelta del dg definitivo (ma potrebbe anche utilizzare un'altra formula, un'analisi di alcuni curriculum senza bando). Ieri però sulla decisione di puntare su un manager a tempo è andato all'attacco il capogruppo di Fratelli d'Italia, Fabrizio Ghera: «Patetico che di fronte a emergenze cittadine i grillini facciano una giunta straordinaria per decidere la nomina illegittima di un dg senza bando. Continua l'imbarazzante nominificio, tra consulenti esterni e capi staff in Campidoglio targato 5 Stelle».

OSTIA
Ma al di là delle polemiche, quasi scontate in questa fase con qualsiasi maggioranza, la difficoltà di questa operazione è riempire tutte le caselle, puntando, per quanto possibile, a tagliare i costi, se non fosse altro per riequilibrare le spese più vistose, come i quasi 200 mila euro per il capo di Gabinetto. Domani dovrebbe esserci anche la nomina del delegato per il Litorale. In realtà, visto i delegati presi dall'esterno non sono consentiti, si utilizzerà una formula differente: Virginia Raggi prenderà nel suo staff un collaboratore che avrà come mission quella di fare da raccordo con il commissario straordinario del Municipio X, il prefetto Domenico Vulpiani. Probabilmente sarà una ex consigliere municipale del Movimento 5 Stelle, in pole position - ma non vi sono conferme - Giuliana De Pillo. Il compenso previsto non è maxi, si aggira sui 40 mila euro annui.

COMUNICAZIONE
Discorso differente per l'ufficio della comunicazione. Premessa: probabilmente era già successo in passato, ma è discutibile il fatto che chi segue l'ufficio stampa della Raggi dal suo insediamento sia senza contratto e dunque non sia retribuito da Roma Capitale. Dopo la nomina del portavoce, è Teodoro Fulgione (compenso 103 mila euro), saranno regolarizzati coloro che si sono impegnati per tutta la campagna elettorale, a partire Augusto Rubei, ma senza un contratto giornalistico e con compensi più modesti (poco più di 50 mila euro all'anno).