La nuova delibera, spiegano da Palazzo Senatorio, impone ai privati il raggiungimento dei «seguenti obiettivi di pubblico interesse»: il dimezzamento delle cubature per il cosiddetto “Business park”, «attraverso l’eliminazione delle previste torri»; i lavori di messa in sicurezza dell'area per evitare il rischio idrogeologico; l’unificazione della Via Ostiense – Via del Mare nell’intero tratto tra il Raccordo e viale Marconi; il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, «prevedendo in particolare un servizio minimo di 20mila passeggeri l’ora sull’intera tratta, a cui vanno garantiti ulteriori 7.500 passeggeri l’ora sulla FL1 durante gli eventi sportivi».
Per quanto riguarda i ponti, la delibera conferma solo quello per ciclisti e pedoni, menzionando anche «il previsto Ponte dei Congressi già finanziato dallo Stato». Stando a quanto comunicato dal Campidoglio, sparirebbero quindi il nuovo ponte carrabile, che avrebbero dovuto pagare i privati, e l'allargamento della stazione di Tor di Valle. Saltano anche i 4 pontili (10 milioni complessivi) sul Tevere, mentre i nuovi treni della Roma-Lido dovrebbero passare da 15 a 2, anche se su questo fronte la trattativa con i proponenti è ancora in corso.
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