Tor di Valle, ecco la nuova delibera: saltano il ponte e la stazione

L'area dove dovrebbe nascere il nuovo stadio della Roma
di Lorenzo De Cicco
2 Minuti di Lettura
Giovedì 30 Marzo 2017, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 19:57
Resta il dimezzamento delle cubature per l'«Ecomostro» di negozi e uffici, salta il ponte carrabile a carico dei privati (circa 70 milioni di euro) e la nuova staziona della Roma Lido (altri 10 milioni); nessuna certezza sul numero dei nuovi treni per la ferrovia che collega la Capitale a Ostia (erano 15 nel progetto iniziale, ora sarebbero 2). Oggi pomeriggio la giunta di Virginia Raggi ha approvato la delibera con cui viene confermato l’«interesse pubblico» alla realizzazione del progetto stadio a Tor di Valle. L'amministrazione ha dato mandato al Dipartimento Urbanistica di procedere alla revisione del provvedimento varato nel 2014 dalla giunta Marino.
 
La nuova delibera, spiegano da Palazzo Senatorio, impone ai privati il raggiungimento dei «seguenti obiettivi di pubblico interesse»: il dimezzamento delle cubature per il cosiddetto “Business park”, «attraverso l’eliminazione delle previste torri»; i lavori di messa in sicurezza dell'area per evitare il rischio idrogeologico; l’unificazione della Via Ostiense – Via del Mare nell’intero tratto tra il Raccordo e viale Marconi;  il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, «prevedendo in particolare un servizio minimo di 20mila passeggeri l’ora sull’intera tratta, a cui vanno garantiti ulteriori 7.500 passeggeri l’ora sulla FL1 durante gli eventi sportivi».  

Per quanto riguarda i ponti, la delibera conferma solo quello per ciclisti e pedoni, menzionando anche «il previsto Ponte dei Congressi già finanziato dallo Stato». Stando a quanto comunicato dal Campidoglio, sparirebbero quindi il nuovo ponte carrabile, che avrebbero dovuto pagare i privati, e l'allargamento della stazione di Tor di Valle. Saltano anche i 4 pontili (10 milioni complessivi) sul Tevere, mentre i nuovi treni della Roma-Lido dovrebbero passare da 15 a 2, anche se su questo fronte la trattativa con i proponenti è ancora in corso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA