Scarpellini, il ras degli immobili tra cavalli e palazzi del potere

Scarpellini, il ras degli immobili tra cavalli e palazzi del potere
di Fabio Rossi
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Sabato 17 Dicembre 2016, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 18:23

Personaggio chiave della vicenda che sta squassando il Campidoglio è Sergio Scarpellini, uno dei più noti immobiliaristi di Roma. Titolare della società Milano 90, nonché appassionato di cavalli e proprietario di una grande scuderia, La Nuova Sbarra. La sua storia personale parla di una scalata partita dal basso: «Io facevo il fornaretto. Me so' comprato un piccolo immobile, poi l'ho venduto, poi un altro e un altro ancora. E so' diventato Sergio Scarpellini», raccontava di sé qualche anno fa, in un'intervista al Fatto Quotidiano, sottolineando: «Io non sono né di sinistra né di centro o di destra, sono di tutti. Tifo per la Roma e vado a vedere pure la Lazio. Sono un imprenditore da larghe intese». Ma, soprattutto, Scarpellini faceva affari con la politica che, commentava, «ho coccolato»: affari con Montecitorio, Palazzo Madama e Campidoglio, ai quali affittava proprio attraverso Milano 90 immobili a prezzi considerati esorbitanti, incassando in tre lustri 600 milioni di euro da Camera e Senato, mentre il Comune di Roma gli versava 15 milioni di euro l'anno.

I CONTRATTI
E proprio su questi contratti di affitto il Movimento 5 stelle ne fece a suo tempo una battaglia parlamentare. Era il 2013. La protesta portò all'approvazione di un emendamento che consentiva alle pubbliche amministrazioni la rescissione anticipata dei contratti di affitto. Nel frattempo la società di Scarpellini finiva sotto indagine per evasione dell'Iva e la Guardia di finanza sequestrava alla Srl 10 milioni di euro. È allora che l'astro di Scarpellini comincia ad oscurarsi. All'inizio del 2015, la Camera dichiara chiuso il rapporto con la società Milano 90, proprietaria dei tre palazzi Marini, dopo che Sergio Scarpellini ha rifiutato la valutazione del canone di affitto fatta dall'Agenzia del Demanio, inferiore del 57 per cento rispetto alla richiesta del locatore. Nella trattativa fra Milano 90 e la Camera vengono trascinati anche i dipendenti di Milano 90, minacciando a più riprese il mancato pagamento degli stipendi.

L'OFFERTA
La Camera, con il voto contrario di M5S, fa una nuova proposta per l'affitto di solo due dei Palazzi Marini, ma Milano 90 rifiuta ancora l'offerta. Nel mese di febbraio di quest'anno passano di mano le proprietà di prestigio della società immobiliare di Scarpellini: si tratta di una serie di palazzi storici a Roma che comprendono 8 immobili di valore nel centro, tra i quali Palazzo Marini, fino a pochi mesi prima affittato dalla Camera dei deputati. Il valore definito per la transazione è di circa 750 milioni. L'operazione è strutturata in due fasi attraverso un fondo gestito da Idea Fimit: il nuovo equity è stato messo principalmente da York Capital, Star Hotel della famiglia Fabri. Il gruppo Scarpellini deterrà quote del fondo per oltre 200 milioni, subordinate a quelle dei nuovi investitori. Tra gli affitti disdetti nel 2015 c'è quello per il piano terra e il primo piano del palazzo di via delle Vergini, a pochi metri da via del Corso, e i locali di Largo Loria, utilizzati dal Campidoglio per ospitare la sede dei gruppi e delle commissioni consiliari. Di recente l'ultima delusione gli arriva dai cavalli. Al premio Vittorio di Capua dello scorso settembre, il suo Kaspersky deve accontentarsi del terzo posto.