Campidoglio, saluti romani in aula Giulio Cesare per protesta contro logo Roma

Il blitz nella foto Agenzia Dire (www.dire.it)
2 Minuti di Lettura
Martedì 17 Febbraio 2015, 18:04 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 11:32

«Mercenari» e poi saluti romani: così uno sparuto gruppo di non più di 10 giovani militanti del Fronte della Gioventù ha protestato in assemblea capitolina contro il nuovo logo di Roma Capitale (foto Agenzia Dire). «Il simbolo scudato con Spqr rappresenta le nostre radici», questo si legge su alcuni volantini gettati in aula.

A intervenire per fermare la protesta commessi e vigili urbani.

La presidente dell'assemblea capitolina Valeria Baglio, prima di interrompere per alcuni minuti la seduta, ha chiesto di «identificare tutte le persone che hanno fatto il saluto fascista in Aula Giulio Cesare».

I manifestanti durante il blitz hanno lanciato in aria dei volantini. «I ragazzi del Fronte della gioventù - si legge su uno di questi - si oppongono fortemente alla sostituzione del simbolo storico di Roma. Riteniamo che la mentalità politicamente corretta del sindaco Marino e della sua giunta non potrà mai infangare l'orgoglio romano con un simbolo squallido, banale e progressista, che cancella anni e anni di storia. Il simbolo scudato con croce Spqr rappresenta le nostre radici, la nostra cultura e la nostra tradizione».

«Voglio ricordare che l’Aula Giulio Cesare è la casa di tutti i cittadini di Roma. Oggi abbiamo assistito a scene che oltraggiano un luogo di democrazia e di partecipazione. E’ un episodio ancora più grave alla luce dei terribili fatti criminali e alle recrudescenze di sentimenti di odio, antisemitismo e xenofobia che attraversano tutta l’Europa - commenta in una nota il Sindaco di Roma Ignazio Marino -. I responsabili di un simile gesto non possono avere alcuna scusante e vanno perseguiti con tutti i mezzi che la legge ci ha mette a disposizione. L’Aula Giulio Cesare è il luogo in cui nel 1849 fu proclamata la Repubblica Romana, una delle fonti di ispirazione della nostra libertà e democrazia. Purtroppo questa è una parte dell’opposizione che ci troviamo in Campidoglio».