Roma, Raggi chiede al governo più fondi per buche e scuole

Roma, Raggi chiede al governo più fondi per buche e scuole
di Fabio Rossi
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Martedì 18 Aprile 2017, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 08:47


Roma non è una città come tutte le altre, quindi ha bisogno di «fondi speciali, così come avviene per tutte le Capitali d'Europa». In sostanza, finanziamenti diretti dello Stato per progetti «che cambino la città», a partire dalla manutenzione straordinaria di strade e scuole, per continuare con la mobilità le infrastrutture sportive. E un sistema di utilizzo dei soldi per investimenti (i cosiddetti spazi di patto) diverso da quello adottato per gli altri Comuni d'Italia, compresi quelli di poche anime.

Virginia Raggi è determinata ad aprire una trattativa serrata con il Governo: non per siglare un patto, come succede negli altri centri, ma con l'obiettivo di tracciare una vera e propria Agenda per Roma, che veda Governo e Campidoglio impegnati insieme per il rilancio della Capitale. I dettagli saranno limati nei prossimi giorni, appena l'assessore capitolino al bilancio Andrea Mazzillo avrà completato il quadro delle emergenze cittadine, grazie al lavoro di tutti i suoi colleghi di giunta: ma si parla di dossier di progetti intorno ai 400 milioni di euro, a cui associare un allentamento fisso del patto di stabilità interno degli enti locali da 200 milioni annui.

I TEMPI
Di un provvedimento quadro per la Capitale si era cominciato a parlare a novembre, poco prima del referendum costituzionale. Poi la crisi di Governo, con il cambio di guida a Palazzo Chigi, e soprattutto le scosse e il successivo riassestamento della giunta capitolina hanno inevitabilmente allungato i tempi di realizzazione del piano. In particolare è stata la sostituzione di Paolo Berdini ha portato al rallentamento dei dossier, vista la centralità dell'assessorato all'urbanistica (e di quello ai lavori pubblici) in un credibile progetto di rilancio della Città eterna. «La nostra logica non è andare dal Governo e chiedergli dei soldi - è l'idea di Mazzillo - Gli diremo che ci sono cose non che servono alla città, ma che cambiano la città».

L'assessore vuole presentarsi al tavolo del Governo con indicazioni precise, per ottenere dal Fondo sviluppo e coesione nazionale il sostegno necessario per opere per le quali si fossero già individuate altre fonti di co-finanziamento non soltanto proprie, a partire da quelle europee. Ci si muoverà su quelle che erano le priorità già indicate dal M5S in campagna elettorale: trasporti, viabilità, sociale, a cominciare dalle scuole, oltre a investimenti da dedicare all'edilizia popolare.

LE PRIORITÀ
Sul fronte della mobilità, l'impulso maggiore è previsto per «il trasporto leggero su ferro», leggasi nuovi tram: l'obiettivo è realizzare alcune nuove linee, fino alle sei immaginate da Berdini. Un altro capitolo fondamentale è quello che riguarda gli impianti sportivi: il Campidoglio inserirà una richiesta di «alcune decine di milioni», probabilmente una cinquantina, degli 80-100 previsti nel dossier olimpico per la riqualificazione delle strutture cittadine, per interventi sparsi in città, dallo stadio Flaminio alle palestre di periferia.

Nell'agenda saranno poi inserite risorse per far ripartire la manutenzione cittadina: in primis le strade, ma anche quel verde recentemente troppo sacrificato, con un capitolo a parte dedicato alla ristrutturazione degli edifici scolastici di proprietà comunale. Un occhio di riguardo sarà rivolto anche a monumenti, giardini e ville storiche, biglietto da visita un po' sgualcito della città al momento.

 

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