Roma, comunali, premi all'ufficio nelle nuove buste paga: ma solo se tutti lavorano

Roma, comunali, premi all'ufficio nelle nuove buste paga: ma solo se tutti lavorano
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 17 Gennaio 2018, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 22:57
Anno nuovo, nuovo contratto, per i travet del Campidoglio. Dopo sei mesi di incubatrice - il varo in giunta risale al luglio scorso - per 24mila dipendenti comunali debutta in busta paga il nuovo salario accessorio, quella fetta di stipendio che, con le nuove regole volute dal M5S, è legata alla «produttività dell'ufficio». Della serie: più il tuo gruppo di lavoro ottiene risultati, macina pratiche, stacca multe, partorisce bandi regolari, più guadagnerai a fine mese. Era una scadenza attesa, per impiegati, vigili e insegnanti delle scuole capitoline, perché fino a dicembre il cedolino mensile veniva stampato con le vecchie indennità, quelle fissate dall'«atto unilaterale» varato nel 2014 dalla giunta di Ignazio Marino, atto contro cui i sindacati scesero addirittura in piazza, con tanto di sciopero generale.

LA TRATTATIVA
Il clima rissoso di un tempo è stato smussato, mese dopo mese, dalla nuova trattativa intavolata dalla giunta grillina a partire dal 2016 - a seguirla, è stato il delegato al Personale, Antonio De Santis - perché i pentastellati sulla pax sindacale hanno puntato molto, per far ripartire una macchina amministrativa iper-ingolfata. E così si è arrivati prima, a maggio, all'intesa sul nuovo salario, accordo ratificato poi da una delibera approvata in piena estate.

IL MECCANISMO
I primi sei mesi, da luglio a dicembre 2017, sono serviti a testare il meccanismo e i frutti di questa sperimentazione ora finiranno in busta paga, spalmati da qui fino a giugno. Il sistema infatti prevede un monitoraggio ogni sei mesi. In sostanza, quanto produci in un semestre, te lo ritrovi sul conto corrente nel semestre successivo, diviso in sei rate mensili, allegate allo stipendio base.
Ecco perché la parte più rilevante della riforma - quella che dovrebbe produrre finalmente un miglioramento dei servizi per i cittadini - scatta adesso. Dal 1 gennaio infatti sono operativi i nuovi «obiettivi» che i dipendenti comunali dovranno centrare - non più singolarmente ma, appunto, in gruppo - per ottenere poi il bonus nella seconda parte dell'anno.
Tutti gli indicatori per potenziare «l'efficienza» e «l'efficacia» del Comune sono stati annotati nell'ultima versione del Peg, il Piano esecutivo di gestione ritoccato dalla giunta tra novembre e dicembre. La delibera fissa quindi i nuovi traguardi che i vari uffici dovranno raggiungere per maturare l'indennità di produttività, traguardi che verranno valutati prima dai responsabili dei dipartimenti (o dei municipi) e che poi saranno vagliati dall'ufficio Controllo di gestione del Campidoglio. L'ultimo check, prima di far partire i bonifici.

NUOVI INDICATORI
Per l'Anagrafe, impelagata da mesi in una crisi nerissima per l'emissione delle nuove carte d'identità elettroniche (in alcuni quartieri il primo appuntamento disponibile è tra quattro mesi...) è previsto un bonus che terrà conto del numero dei documenti distribuiti ai cittadini, ma anche della tempestività dei rilasci. E lo stesso varrà per i cambi di residenza. È previsto addirittura un bonus nozze che considererà il «numero dei matrimoni civili celebrati» dagli officianti. Per i dipendenti dell'Ufficio Rom una delle missioni principali sarà trovare un lavoro ai nomadi che vivono nelle baracche (almeno un centinaio dovrà ottenere un'occupazione). Gli addetti dei lavori pubblici dovranno essere lesti a far partire le gare per riparare le buche, soprattutto in periferia. Ai vigili urbani invece verrà chiesto conto dei controlli realizzati: con l'autovelox, con gli etilometri, sui tassisti, sugli ncc abusivi, sui parcheggiatori che infestano i quartieri della movida. E tra i vari indicatori ce n'è uno che terrà in considerazione anche il «numero delle violazioni amministrative del codice della strada», una sorta di bonus multe.
 
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