«Basta riforme calate dall'alto. Stop emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti. Tra poco in piazza con loro». Con questo tweet il sindaco di Roma Virginia Raggi si schiera con le auto bianche che da sei giorni hanno sospeso il servizio e che oggi si sono dati appuntamento da tutta Italia nella capitale per protestare contro l'emendamento Lanzillotta che - a detta delle auto bianche - favorirebbe Uber, la multinazionale del noleggio privato. L'emendamento oggi approda alla Camera con il Milleproroghe.
«Lancio un appello affinché il servizio torni al più presto alla normalità. Al contempo invito tutti voi ad evitare episodi vergognosi come le minacce a chi vuole lavorare: sono comportamenti che non si addicono ad una categoria che svolge ogni giorno un servizio prezioso per la città». Questo l'appello della sindaca di Roma.
«Noi siamo con voi e voi lo sapete. Per noi il trasporto pubblico non di linea è fondamentale. È il biglietto da visita della città per cui deve essere regolamentato in maniera chiara, sicuramente può essere migliorato ma le riforme dall'alto non ci piacciono e sicuramente complicano tutto il sistema», ha poi detto Raggi, parlando con alcuni tassisti in piazza Venezia in un video che lo stesso sindaco ha postato sul suo profilo Facebook.Basta riforme calate dall'alto. Stop emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti. Tra poco in piazza con loro
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 21 febbraio 2017
Le tassiste che protestano in piazza a Roma hanno salutato la sindaca manifestando le loro istanze e chiedendo attenzione sul fatto che «molti utenti che trasportiamo spesso non sono rispettabili e tranquilli». Raggi ha ascoltato e ha risposto loro: «Fate un lavoro pericoloso».
«Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento.
L'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, dopo aver incontrato una delegazione di tassisti ieri ha scritto una lettera al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio per chiedere che si stralci il contestato emendamento e ha fatto un appello alla categoria perché sospenda la protesta.