Roma, Nathalie Naim esclusa dalla lista Giachetti per una querela si candida con i Radicali

Roma, Nathalie Naim esclusa dalla lista Giachetti per una querela si candida con i Radicali
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Domenica 1 Maggio 2016, 20:18 - Ultimo aggiornamento: 20:25
Nathalie Naim, la consigliera "pasionaria anti-degrado" del centro storico di Roma esclusa dalla lista civica Giachetti per una querela, entra ufficialmente nella lista dei Radicali come capolista al Municipio I. Nel pomeriggio Naim ha incontrato Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani e capolista a Roma e ha sottoscritto l'accettazione di candidatura. «Il folle criterio che vieta di candidarsi a chiunque abbia un procedimento in corso, a prescindere dal reato, insegue e supera i Grillini sul peggiore terreno giustizialista - sostiene Magi -. Se poi si considera che è stata proprio la lotta di Natalie favore della legalità e contro le lobby dell'abusivismo ben radicate a Roma a costarle questa querela, la sua vicenda appare ancora più grave ed emblematica della deriva in atto».

«Stiamo assistendo infatti alla fine di ogni assunzione di responsabilità politica. Il Pd si appiglia al feticcio giustizialista perchè non è in grado di selezionare la classe dirigente in base a criteri politici.
In base a questa logica Marco Pannella non avrebbe potuto candidarsi, ma neppure parlamentari che ogni giorno intervengono nel dibattito su Roma, come ad esempio Stefano Esposito condannato per diffamazione nei confronti di alcuni attivisti No Tav - dichiara Magi - Non possiamo accettare che prevalga la deriva perversa del rapporto tra politica e giustizia, che non rappresenta alcuna garanzia per i cittadini: di questo passo infatti quale consigliere vorrà ingaggiare battaglie giuste ma che potrebbero compromettere i suoi diritti politici? Candidando Nathalie Naim come capolista al municipio I, affinchè possa portare avanti il suo prezioso lavoro, vogliamo anche aiutare Roberto Giachetti, perchè torni a prevalere quella cultura politica radicale per cui, soprattutto su questi temi, Roberto si è spesso distinto dalla linea del Pd».
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