Il Pd travolto dallo tsunami M5S anche nei municipi di Roma.

Dall'invasione pentastellata si salvano soltanto il I (centro storico) e il II (Parioli) dove Sabrina Alfonsi e Francesca Del Bello rappresentano l'ultimo baluardo del partito di Renzi. Addirittura la Alfonsi si salva solo per una manciata di voti (900 circa). Per il resto, in tutti gli altri 12, i grillini si sono affermati con percentuali altissime.

Nel III (Roma Montesacro) Paolo Marchionne, minisindaco uscente, ha lasciato più del 65% delle preferenze al suo avversario pentastellato Roberta Capoccioni. Stessa percentuale, più o meno, anche al Tiburtino (IV Municipio) dove il dem Sciascia lascia l'incarico al suo contendente Roberta Della Casa. Al Pigneto e a Centocelle (V Municipio) grande performance di Giovanni Boccuzzi che ottiene il 68% delle preferenze.

Anche nel VI (Tor Bella Monaca), dove però la sfida era tra il grillino Robeto Romanella e Nicola Franco di Fratelli d'Italia, ha stravinto il primo con percentuali quasi bulgare (73%). Stessa sorte all'appio Tuscolano (VII) dove ha trionfato il candidato vicino alla Raggi Monica Lozzi sulla dem Veleria Vitrotti. Nella "rossa" Garbatella (VIII) Paolo Pace del M5S (59%) prevale su Annarita Marocchi.

Pure all'Eur (IX Municipio) Andrea Santoro non ce la fa e lascia l'Ufficio della Presidenza al rivale pentastellato Dario D'Innocenti (65%). A Portuense-Magliana (XI) il pentastellato Mario Torelli si afferma sull'uscente Maurizio Veloccia. Stessa sorte per la collega del Pd Cristina Maltese che nel XII (Monteverde) è costretta lasciare il comando a Silvia Crescimanno. 

Al XIII (Aurelio) Giuseppina Castagnetti del M5S si impone si Massimiliano Pasqualini, così come nel XIV (Montemario) e nel XV (da Ponte Milvio alla Cassia) dove gli uscenti Valerio Barletta e Daniele Torquati sono costretti a lasciare la carica di minisindaco a Alfredo Campagna e Stefano Simonelli.