Colomban al Governo: «Briciole a Roma, daspo per i corrotti»

Colomban al Governo: «Briciole a Roma, daspo per i corrotti»
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Mercoledì 5 Aprile 2017, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 12:39
«Basterebbe fare come nel mondo anglosassone, dove la corruzione rappresenta una minima parte, e
introdurre un Daspo per l'esclusione a vita per chi fa atti di corruttela o conflitti di interesse pesanti». Lo ha detto l'assessore alle Partecipate di Roma Capitale Massimo Colomban durante la seduta della commissione capitolina Bilancio dedicata alla riorganizzazione delle Partecipate. «Roma è una città difficile ma con grandi potenzialità di cui da veneto non ero un amante, ma lo sono diventato - ha detto Colomban - Roma Capitale può diventare molto più di una Silicon Valley, ma manca un'ecosistema». Il patto per Roma? «Sono briciole. Al massimo dal Governo riceveremo da cento a duecento milioni, mentre da uno a due miliardi sono le risorse che sarebbero necessarie a Roma ogni anno come capitale d'Italia, come avviene in tutte le capitali europee».  

Dopo le dimissioni di nove delle ventuno società partecipate del Campidoglio, l'Assessore Massimo Colomban ha introdotto il nuovo piano di organizzazione di questi specifici enti. Riorganizzazione in termini di efficienza i nuovi obiettivi del programma. Tra le società riconfermate, come Ama, Atac e Zetema saranno risanati gli esuberi ed effettuati accorpamenti. Definiti, invece, già molti dei piani industriali a 3/5 anni, come nel caso dell'azienda romana dei trasporti. Per quest'ultima sono previsti aumenti di autobus e dei ricavi da mercato grazie all'ampliamento dell'offerta. Ulteriore incremento nei ricavi si otterrà inoltre tramite l'efficienza tecnica, in parte riposta nella riduzione dei materiali post consumo.

Per Ama invece si pensa a una diminuzione delle tariffe tramite una ridefinizione della raccolta differenziata e
l'introduzione di nuovi servizi. «Riorganizzare vuol dire riefficientare. Roma è una città con enormi potenzialità. Se adeguatamente ristrutturata ha tutte le possibilità per diventare una nuova Silicon Valley- ha affermato l'Assessore Colomban facendo tuttavia presente che- Manca un ecosistema. Roma è succube di leggi confliggenti e di una burocrazia lenta- e aggiunge- tutte le Capitali del mondo hanno dotazioni aggiuntive di risorse. Roma non le ha
avute e questo spiega il disavanzo». A questo proposito, Colomban fa sapere che sono previsti circa 3 miliardi di debito per quest'anno, che a parere del Campidoglio intralciano la ristrutturazione della città. «Il Governo dovrebbe aiutarci in questo senso. Vogliamo che Roma diventi la capitale del futuro». Roma Capital Mundi titola infatti il nuovo progetto di ammodernamento che sarà presentato a breve dal sindaco Raggi.
E a proposito delle società, l'assessore ha annunciato:«Porteremo le partecipate a non perdere più quattrini entro 1 o 2 anni: se realizzeranno risparmi verranno ridotte le tariffe o verranno utilizzati per altre opere necessarie ai
cittadini romani».
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