L'INTERVENTO
Quest'ipotesi è già tramontata, proprio a causa dei ritardi nella composizione della giunta di Virginia Raggi, tanto che anche il capogruppo M5S, Paolo Ferrara ammette: «Stiamo valutando se fare un assestamento tecnico di bilancio». Insomma, per la manovra politica, quella che dovrebbe mettere in campo le vere scelte strategiche dell'amministrazione pentastellata, non se ne parla prima del 2017. «Entro il 31 dicembre vorremmo portare a termine il bilancio previsionale, ma siamo consapevoli che abbiamo uno spazio di tempo che va fino a febbraio», mette le mani avanti Ferrara, consapevole che sarà praticamente impossibile approvare la Finanziaria capitolina nei tempi previsti dalla legge. Ma sforare la notte di San Silvestro significa far funzionare la macchina comunale in dodicesimi, ovvero con le previsioni di spesa definite per l'anno precedente dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, e non far partire il piano investimenti. Per questi ultimi, peraltro, servirebbero anche adeguate risorse: da qui la richiesta, avanzata da Mazzillo al ministero dell'Economia, di allentare i vincoli del patto di stabilità degli enti locali, per il 2017, di circa 150 milioni.
LE OPERE
Lungo l'elenco dei cantieri bloccati, in attesa di risposte dal bilancio capitolino. Si parte da quelli bloccati nella manovrina di luglio scorso, con il rinvio dei finanziamenti: come il progetto di riqualificazione che riguarda marciapiedi e portici di piazza Vittorio, cuore dell'Esquilino. Nell'assestamento tecnico era stata cancellata la somma di un milione e rotti per questo intervento, perché «ancora non cantierabile». Stop anche al milione e mezzo destinato alla riqualificazione di piazza di Porta Pia e alla medesima cifra che era stata stanziata, nel bilancio di previsione, per la ristrutturazione del teatro dell'Istituto Luce, a Cinecittà. Probabile l'ennesimo rinvio per il nuovo progetto che riguarda via Nazionale, di cui si parla fin dal 2007, così come il rifacimento completo di piazza Venezia e largo Aracoeli, per il quale servono 5,6 milioni: per ora si continua con gli interventi a macchia di leopardo, come quelli in corso in questi mesi. La stessa sorte per la riqualificazione di via Baldo degli Ubaldi e via Angelo Emo, dal costo previsto di 1,2 milioni. Così come il restauro della cinquecentesca Villa Caffarelli, a due passi da Palazzo Senatorio.