Roma, il blitz M5S per i mercatini: «Bancarelle in tutti i municipi»

Roma, il blitz M5S per i mercatini: «Bancarelle in tutti i municipi»
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 25 Settembre 2017, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 08:14
Archiviata la festa della Befana di piazza Navona con un bando gestito direttamente dal Campidoglio che ancora una volta premia l'anzianità degli ambulanti a discapito della qualità dei prodotti in commissione Commercio si passa al piano B: mettere a punto un nuovo Regolamento per incentivare e legittimare i mercatini di Natale e dunque le bancarelle in ogni Municipio a partire dal 2018. Più ambulanti in tutta Roma, sostanzialmente, cui affidare strade e piazze per oltre un mese permettendo agli esercenti di vendere prodotti artigianali ma anche alimentari legati alla tradizione romana e laziale. Portar via da piazza Navona la porchetta per poterla propinare a Ponte Milvio, piazza Re di Roma, viale Adriatico? Può darsi. Almeno, stando alla proposta del nuovo Regolamento che porta in calce la firma del presidente della commissione Commercio, il grillino Andrea Coia, e della consigliera cinquestelle, Sara Seccia, e che strizza un occhio al comparto ambulante, rappresentato per una parte non trascurabile da una nota famiglia.

IL TESTO
Per ora il testo non è altro se non una bozza inviata al Segretariato generale per il parere di conformità che dovrà poi passare per il voto dell'Assemblea Capitolina. Il traguardo che l'amministrazione Cinquestelle, però intende raggiungere è abbastanza chiaro: allestire almeno 15 mercatini oltre a quello di piazza Navona dal primo dicembre 2018 al 6 gennaio 2019. Così, se mai la direttiva Bolkestein (che impone una riduzione delle bancarelle e la messa a bando delle licenze per il commercio ambulante) dovesse entrare in vigore il prossimo anno, chi resterà fuori dai giochi potrà tentare la strada dei Mercatini natalizi per continuare a fare affari.

Compito dei Municipi sarà quello di individuare i posteggi e le piazze ma anche strade o vie dove allestire le bancarelle. Il numero dei posteggi, poi, sarà variabile: ogni singolo mini-comune, infatti, sulla base della propria ampiezza territoriale potrà licenziare concorsi per 10, 20, 30, o anche 50 posteggi ambulanti, purché sia garantito il transito ai mezzi di soccorso.

I PARTECIPANTI
Già oggi i Municipi, ma sono in verità una quota residuale, durante le feste natalizie ospitano in alcune zone dei piccoli mercati. Si tratta di privati che richiedono per un periodo non superiore ai 15 giorni l'occupazione di suolo pubblico per vendere manufatti non necessariamente legati alla tradizione. Il Regolamento punta ad allargare questo comparto. A partecipare ai concorsi che saranno redatti dagli uffici tecnici dei Municipi potranno essere tanto le associazioni di volontariato quanto gli operatori autorizzati alla vendita di generi alimentari «nei quali sono ricompresi si legge nella bozza i dolciumi e i prodotti tipici locali (di Roma e del Lazio)»; ma anche gli artigiani. In più, il nuovo Regolamento prevede l'istituzione del Comitato degli espositori, formato da 4 rappresentanti della categoria «allo scopo si legge ancora nel testo di migliorare la collaborazione con l'amministrazione capitolina». Le opposizioni in Campidoglio sono perplesse. Il rischio, secondo alcuni, è quello di trasformare Roma in un bancarellificio. «Ci chiediamo come mai spiega la consigliera del Pd, Ilaria Piccolo l'amministrazione abbandona kermesse di prestigio come AltaRoma mentre la commissione Commercio non discute altro se non regolamenti per gli ambulanti. Già non bastano le bancarelle esistenti?». A quanto pare no.
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