Rom, linea morbida del Comune: aiuti su bollette, rifiuti e mercatini, la mappa degli insediamenti

Rom, linea morbida del Comune: aiuti su bollette, rifiuti e mercatini, la mappa degli insediamenti
di Giuseppe Gioffreda
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Mercoledì 7 Giugno 2017, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 12:27

«Regolarizzazione dei riciclatori di metallo». «Messa a norma dell'attività di riciclaggio dei rifiuti». «Individuazione di spazi per i mercatini dell'artigianato». E poi bonus affitto da 10mila euro a famiglia che servirà anche per pagare le bollette e le spese di condominio. Una serie di aiuti istituzionali previsti nel piano del Campidoglio per l'inclusione delle popolazioni rom, sinti e camminanti destinati a far discutere, viste già le polemiche sulla gestione dell'emergenza che ha sollevato da quando è stato annunciato.





Il documento approvato dalla giunta Raggi a fine maggio e reso pubblico ieri integralmente sul sito istituzionale di Roma Capitale, prevede una serie di mosse anche per promuovere strumenti, modalità e dispositivi per le regolarizzazione del lavoro irregolare o precario. Contempla tra le altre cose misure economiche una tantum per sostenere l'avvio di piccole realtà imprenditoriali. Tetto massimo del contributo è fissato in 5mila euro per singolo individuo o nucleo familiare nomade che aderisca al progetto di uscita dai campi e di inclusione sociale che ispira tutto il piano. Poi vengono specificate quali attività possono rientrare in un percorso di legalizzazione, a mo' di sanatoria.
LE ATTIVITÀ
Si parte dai riciclatori di metallo. «Nel rispetto della normativa di settore», specifica il piano, si punta a individuare un percorso per regolarizzarli. Come? D'intesa con Ama, nel rispetto del piano rifiuti e di quello per la riduzione e la gestione dei materiale post-consumo del Comune, il nomade che voglia mettersi in regola dovrà farsi autorizzare e iscriversi all'albo dei Gestori Ambientali del Ministero dell'Ambiente. Previsto il sostegno alla creazione di microimprese di riciclatori, «anche a carattere cooperativistico», che includano anche i riciclatori non provenienti dai campi della Capitale. Con le stesse prescrizioni, a partire dalla collaborazione con l'Ama, è previsto anche «l'accompagnamento nella messa a norma dell'attività di riciclaggio dei rifiuti». Un'occupazione che deve essere considerata «ad esaurimento», ossia che sia riservata esclusivamente agli adulti che non possono essere assorbiti all'interno del mercato del lavoro. Sono dunque esclusi i giovani e l'attività deve «preferibilmente» essere aperta ai non nomadi. Si passa poi all'individuazione «di spazi da destinare ai mercatini dell'artigianato». Mercatini, come raccontano le cronache, spesso abusivi, spesso ricettacolo di materiale proveniente da furti e rovistaggio nei cassonetti. Ecco perché il Campidoglio nel piano specifica che dalle bancarelle sono escluse «merci di seconda mano». Come e dove istituzionalizzarli? I Municipi dovranno predisporre delle aree dedicate che poi saranno assegnate tramite avviso pubblico. Inoltre, in accordo e in sinergia con il Dipartimento competente, «si individueranno gli strumenti disponibili per avviare le manifestazioni commerciali».
GLI OBIETTIVI
Il piano avverte che «non avranno comunque un carattere etnicizzante ma punteranno al coinvolgimento di tutte quelle realtà che si occupano di artigianato e riuso già esistenti e operative in maniera saltuaria nei mercati autorizzati». Per i rom che vogliano avviare un'attività imprenditoriale è dunque anche previsto un contributo economico. Ampio lo spettro del possibile utilizzo che immagina il Campidoglio. Per esempio il denaro potrà servire a coprire le spese di costituzione dell'impresa; all'acquisto di macchinari, attrezzature e arredi necessari per l'attività; a saldare le quote iniziali di contratto di franchising; alla registrazione e allo sviluppo di marchi e brevetti.
C'è poi tutto il capitolo dedicato all'abitare. Per ogni singolo o nucleo familiare possono essere destinate risorse non superiori a 10mila euro. Il Campidoglio comparteciperà alle spese per l'affitto di un'abitazione con un contributo fino a 800 euro al mese (per non più di due anni), per pagare parte del canone, per coprire le spese di condominio, e per pagare le bollette. Chi usufruirà degli incentivi dovrà rendicontare le spese entro 60 giorni da quando ha ricevuto il bonifico sul proprio Iban presentando regolare ricevuta che attesti il pagamento effettuato. Il Comune si impegna a trovare sul mercato immobiliare abitazioni che possano essere date in affitto. Per evitare un «impatto negativo» con il territorio, il piano specifica che «sarà necessario distribuire in modo equilibrato individui e famiglie all'interno del territorio cittadino, al fine di evitare concentrazioni di marginalità che potrebbero determinare conflitto o mettere a rischio la coesione sociale».
Il Campidoglio prevede anche l'attivazione di progetti per il rientro assistito volontario delle famiglie rom che da meno tempo sono in Italia ad esempio «nell'ambito del programma di mobilità intra Unione dei lavoratori». Non solo. Non sono esclusi spostamenti, «solo se volontari», in altre province o Comuni «attraverso specifici accordi con le municipalità interessate» e secondo gli indirizzi dell'assemblea capitolina. Per ogni nomade sarà definito un piano individuale di intervento, da quello abitativo a quello lavorativo, a patto che il capofamiglia sottoscriva un patto di responsabilità solidale con Roma Capitale. A giorni, ha detto ieri Virginia Raggi, sarà costituito l'ufficio rom che sarà motore del piano.
 

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