Muraro, pressing dell'M5S sulla Raggi: già pronto il sostituto

Muraro, pressing dell'M5S sulla Raggi: già pronto il sostituto
di Simone Canettieri e Mauro Evangelisti
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Domenica 7 Agosto 2016, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 08:04

Alessandro Di Battista oggi inizia il tour con lo scooterone a sostegno del no al referendum, ma rischia di portarsi dietro anche Paola Muraro e il fardello di polemiche per la scelta dell'assessore ai Rifiuti a Roma. Sempre più schiacciata dalle telefonate con Buzzi, gli incontri con Colari, le inchieste giudiziarie che la sfiorano e consulenze incassate per dodici anni da Ama per un totale di un milione di euro. Tanto che ora M5S sta preparando la sua sostituzione. Questa scelta risulterebbe meno dolorosa del prolungamento dell'agonia e Luigi Di Maio ne ha parlato venerdì direttamente con Grillo. Ieri sera, in provincia di Grosseto, a Festambiente, Di Maio ha accennato a una difesa dell'assessore Muraro: «Non c'è conflitto d'interessi, lasciateci lavorare». Ma c'è già un incontro in programma già domani tra la sindaca Virginia Raggi e lei, Paola Muraro.

I SOSTITUTI
Dietro le quinte si agitano già i curricula e i nomi dei successori dell'assessora all'Ambiente, attenta a schivare un possibile coinvolgimento nell'inchiesta sui rifiuti ma anche alle prese con le giustificazioni per le telefonate con Salvatore Buzzi, il ras del Mondo di mezzo, e i rapporti pericolosi con Nanni Fiscon, ex direttore generale di Ama a processo anche lui per Mafia Capitale. Se si uniscono i punti e gli indizi e si annusa l'aria che si respira in queste ore in Campidoglio il responso è abbastanza netto: bye bye Paola Muraro, avanti il prossimo. È il piano B di cui da giorni si parla tra i vertici del M5S. Così se Andrea Lo Cicero passerà alla storia come l'assessore nominato in campagna elettorale e scaricato un minuto prima della nomina, la Muraro potrebbe essere ricordata come colei che ha ballato un solo mese, con la sfortunata diretta Facebook nel blitz all'Ama. Ma chi potrebbe prenderne il posto?
Nel Movimento 5 Stelle, dopo la scelta di un assessore ai rifiuti che era in sorprendente continuità con le governance di Ama decise da una dozzina di anni dagli odati vecchi partiti, non vogliono più rischiare e tentano di attingere dal bacino degli esperti della filosofia di Rifiuti Zero.
 
Ecco, allora che si tenta di nuovo di convincere Enzo Favoino, uno dei massimi esperti di differenziata e riciclaggio dei rifiuti; altra carta, Roberto Cavallo, anche lui esperto di differenziata e disponibile a collaborare con la giunta Raggi, ma che finora ha sempre detto no alla proposta di fare l'assessore. Questo cambio in corsa ha diverse variabili, però, e non è neppure scontato che alla fine la Muraro salvi la poltrona. Mercoledì è in programma un consiglio comunale straordinario proprio sui rifiuti. E lei, l'ex consulente della municipalizzata di Ama, sembra intenzionata a vendere cara la pelle. Nel senso che ha chiesto in Campidoglio le «regole d'ingaggio» dell'Aula. Per calibrare gli interventi e la relazione. Se M5S deciderà di salvarla, probabilmente le preparerà un discorso, studiato e rifinito dai comunicatori pentastellati, da pronunciare in aula e rintuzzare gli attacchi da destra e sinistra. A destarle qualche preoccupazione, raccontano fonti M5S in Comune, c'è l'interrogazione molto dettagliata presentata dalla capogruppo del Pd Michela Di Biase perché abbraccia i 12 anni in Ama, i compensi ed eventuali collaborazioni esterne con enti privati e pubblici. I sassolini nelle scarpe dell'assessore che continuano a uscire fuori giorno dopo giorno. A complicare un'uscita di scena ci potrebbe essere questo elemento, dunque. Quello del consiglio in mezzo.

L'ANSIA DI VIRGINIA
«La sindaca Raggi ha aperto una riflessione sull'assessore», dicono dallo staff del Campidoglio. «Virginia» da due giorni tace. Non parla e non difende la Muraro. Ha deciso di staccare per 48 ore e tornerà a Palazzo Senatorio domani, giorno del faccia a faccia. In compenso, secondo un sondaggio di Scenari Politici condotto per l'Huffington Post, sei romani su dieci valutano negativamente i primi trenta giorni della sindaca grillina. Un assessore molto influente prova a scherzare con i cronisti: «Anche noi, come voi, abbiamo i coccodrilli pronti da tirare fuori dai cassetti». Significa appunto che già girano i nomi dei sostituti. La pratica, raccontano diverse fonti grilline, è nelle mani, tra gli altri, di Marcello Minenna, l'ex dirigente della Consob, ora responsabile del Bilancio e delle partecipate del Comune. In molti lo chiamano «sindaco ombra». Di sicuro è ascoltato da Di Maio (sarà un caso ma il nuovo amministratore dell'Ama lo ha scelto lui e non la Muraro).

Ma in questa partita ci sono anche altri protagonisti. Da diversi giorni mantiene un profilo molto, molto basso Stefano Vignaroli, parlamentare di Malagrotta, che pure è il numero uno nel Movimento 5 Stelle come esperto di rifiuti. Però anche lui rischia di essere bruciato dalla poca gloriosa gestione del caso Muraro, a partire dal dialogo con Colari, culminato con la poco lungimirante richiesta dell'assessore di usare il tritovagliatore di Cerroni oggetto di una indagine della procura. Non a caso, durante l'audizione dell'ex presidente dell'Ama, Daniele Fortini, nella commissione parlamentare sulle Ecomafie, quelli di M5s hanno imposto a Vignaroli di non parlare. A proposito di Fortini: il tour di Di Battista con lo scooterone partirà questa sera da Orbetello. Proprio la città dell'ex presidente di Ama in guerra con la Muraro.

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