«A breve» ci sarà un incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Virginia Ragg. «Se si parlerà del bilancio di Roma? Sì, un po' di tutto», ha precisato.

«Vi porto saluto di giunta e consiglio che vi ringraziano per il lavoro che fate ogni giorno perché siete la prima bandiera e accogliete i nostri concittadini. È un impegno molto difficile che portate avanti nonostante le difficoltà che ci sono e di cui siamo consapevoli. Quello che ci aspetta è compito ancora più difficile: riorganizzare questa nostra città e lo faremo tutti insieme. Sono sicura che saremo in grado di lasciarci alle spalle gli errori fatti in passato e guardare avanti. Chiedo quindi il vostro aiuto come io ne darò a voi», ha detto ancora Raggi durante una celebrazione in chiesa per il corpo della polizia municipale.

Durante il faccia a faccia si parlerà quindi di conti e fondiper Roma. Renzi nei giorni scorsi ha dato un'indicazione precisa: «I rapporti con la sindaca Raggi e con il Comune devono essere improntati alla massima correttezza istituzionale». «Anche perché», spiegano nell'entourage del premier, «Matteo non vuole assolutamente passare per quello che ostacola o affossa la Raggi. Più tempo la sindaca resta in Campidoglio dimostrando la sua incapacità, meglio è per lui e per tutto il Pd...». E tuttavia dal governo non arriveranno né aiuti, né aiutini per sventare il rischio-default del Campidoglio. Da palazzo Chigi filtra anche un'indicazione precisa: «Sono esclusi nuovi contributi straordinari per Roma».

Il motivo lo hanno spiegato Matteo Orfini, commissario romano del Pd, e Fabio Melilli, segretario regionale dem e membro della commissione Bilancio della Camera. «Roma è la città italiana che riceve più soldi dallo Stato», ha sottolineato Orfini. 

Il momento della verità si avrà comunque all'inizio del prossimo mese. A novembre, infatti, si svolgerà una nuova riunione del tavolo tecnico tra presidenza del Consiglio (De Vincenti), ministero dell'Economia (il sottosegretario Paola de Micheli) e Comune per analizzare nel dettaglio l'andamento del deficit comunale. In ogni caso, anche se in molti scommettono che la Raggi non riuscirà a pareggiare i conti entro il 31 dicembre proprio a causa del ritardo con cui procede nella dismissione del patrimonio comunale, Renzi non vuole assolutamente sentir parlare di commissariamento del Campidoglio. Insomma, non intende mandare a casa anzitempo l'amministrazione grillina: «Altrimenti ci accusano di averle impedito di lavorare...». Perciò il governo accorderà al Campidoglio tutte le proroghe «consentite dalla legge» per l'approvazione del bilancio previsionale per il 2017. Quello che va approvato entro fine anno.