Parigi, il sindaco Raggi con i primi cittadini di tutto il mondo: «Roma sarà la capitale della modernità»

Parigi, il sindaco Raggi con i primi cittadini di tutto il mondo: «Roma sarà la capitale della modernità»
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Lunedì 21 Novembre 2016, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 10:29
Virginia Raggi atterra a Parigi e fa il suo ingresso nel salone delle Feste dell'Hotel de Ville, accolta dalla sindaca socialista, Anne Hidalgo. Con i sindaci del mondo dibatte di futuro e sostenibilità, con la collega parigina fa conoscenza e scambia esperienze, con il segretario generale dell'Ocse avvia un rapporto di cooperazione. E proclama che Roma, che la sua giunta vuole «ridisegnare», diventerà «la capitale della modernità».

La giornata della sindaca Raggi nella Ville Lumière è stata fitta di impegni, incastrati fra un intervento e l'altro del Cities for life, il «Vertice mondiale delle città inclusive, innovanti e resilienti». Il primo incontro è stato con la sindaca Anne Hidalgo, anche in omaggio ai 60 anni del gemellaggio esclusivo fra le due capitali, celebrato in gennaio.

Il bilaterale è durato più del previsto, un quarto d'ora, ed è stato improntato a grande cordialità, secondo testimonianze francesi. La sindaca di Roma ha illustrato le priorità della sua politica ed si è detta attenta «a tematiche sulle quali Parigi è capofila e sulle quali potremo collaborare, dall'ambiente all'inclusione sociale». Anne Hidalgo ha dato appuntamento alla Raggi per il 10 dicembre, quando la sindaca di Parigi sarà in Vaticano per un incontro con Papa Francesco sul tema dei migranti.

La Hidalgo ha sottolineato «l'importanza che i sindaci parlino fra loro per affrontare le sfide più importanti». La sindaca di Parigi ha illustrato le ultime iniziative dell'Hotel de Ville sui trasporti e l'insediamento di un «hub» parigino per i migranti. Poi l'intervento della Raggi nel dibattito, in un panel al fianco, oltre che della Hidalgo, del segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, del presidente della Fondazione Ford, Darren Walker, e del sindaco di Dakar, Khalifa Sall. «Il futuro - ha detto Raggi - non può essere separato dal passato.

Roma ha mostrato nella sua storia di circa 2800 anni di voler essere una città inclusiva ed aperta, capace di assorbire i flussi importanti di persone che l'hanno attraversata, resistendo a tutte le tensioni e i colpi subiti con le invasioni, trasformandole anzi in opportunità di crescita e di cambiamento». Insistendo sull'obiettivo di Roma diventare «capitale della modernità», Raggi ha distinto lo «sviluppo in armonia fra i popoli e fra le persone e la natura» da quello di una «crescita incontrollata, con l'uso di terre o la sottomissione di persone ad interessi economici di qualcuno».

La sindaca di Roma si è detta al fianco dei sindaci del mondo per «l'elaborazione di politiche per far fronte alle crescenti diseguaglianze nelle città, alla difesa dell'ambiente per affrontare i cambiamenti climatici che sono già cominciati e per evitare che degenerino». «Siamo impegnati a ridisegnare la nostra città favorendo i trasporti pubblici, i pedoni, i ciclisti, in nome di una migliore qualità di vita della comunità», ha detto ancora la sindaca di Roma, aggiungendo di «lavorare con convinzione verso l'obiettivo rifiuti zero».
Pausa per il pranzo, ma nessuna pausa negli incontri e nello scambio di esperienze: la Raggi, al tavolo imbandito nei saloni dell'Hotel de Ville, era seduta, fra gli altri, insieme al sindaco di Medellin, Federico Gutierrez, e alla sindaca di Stoccolma, Karin Wanngard. Nel primo pomeriggio, prima di lasciare Parigi, la Raggi ha incontrato anche il segretario dell'Ocse, Angel Gurria, che le ha illustrato tutti i campi nei quali l'organizzazione può cooperare non solo con gli stati, ma anche con le città. La Raggi ha garantito la piena disponibilità della sua giunta ed ha invitato Gurria in Campidoglio. (ANSA).
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