Roma, il neo-prefetto Paola Basilone: «La mia sfida per la legalità»

Roma, il neo-prefetto Paola Basilone: «La mia sfida per la legalità»
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 17 Maggio 2016, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 18:24

«Non me l'aspettavo, sono sincera. Ma la sfida non mi spaventa. Conosco Roma, ci sono stata per cinque anni da vice-prefetto vicario, anche se è una città che in questi anni è molto cambiata. Mafia Capitale? Ho lavorato in diverse amministrazioni sciolte per mafia, sono stata commissaria della Asl di Locri. Appena entrerò in prefettura leggerò le carte. È uno dei primi dossier che affronterò».
Sembra già avere le idee chiare Paola Basilone, nuovo prefetto della Capitale. Non era finita nel “toto-nomi” della successione a Franco Gabrielli. E forse anche per questo ammette con sincerità di essere «sorpresa» anche lei per questa nomina ufficializzata ieri dal ministro Alfano. «Ma vede, non c'è tempo per lo stupore. Noi saltiamo su dei treni in corsa e dobbiamo metterci in scia. Non possiamo adeguare le città ai nostri tempi. Siamo noi che dobbiamo adeguarci». La prima promessa quindi è: «Studiare con calma tutti i dossier, ma fare in fretta. Può sembrare un controsenso, ma è l'unico modo per affrontare questa sfida».

Una sfida complicata, prefetto. Arriva in una città ancora tramortita da Mafia Capitale, con le elezioni alle porte...
«È un contesto difficile, certo, ne sono perfettamente consapevole. Ma ci sono tante energie positive. E bisogna partire proprio dall'ascolto di queste realtà, con umiltà».

Quali sono i primi dossier che affronterà appena arrivata a Palazzo Valentini?
«Leggerò le carte di Mafia Capitale per capire quali sono i prossimi passi. So bene cos'è la criminalità organizzata, ho alle mie spalle l'esperienza di membro di commissioni straordinarie in comuni sciolti per mafia, sono stata presidente della Commissione di accesso all'Asl di Locri. Ma va detto che qui a Roma, su Mafia Capitale, gran parte del lavoro è già stato fatto. Roma, dal punto di vista della prefettura, è stata amministrata ottimamente in un periodo difficile».

Sul fronte Affittopoli, si procederà con gli sgomberi? Quale sarà il rapporto con l'amministrazione comunale per lo sfratto di morosi e abusivi?
«Mi lasci dire che il commissario Francesco Paolo Tronca in questi mesi ha fatto un lavoro egregio. E credo che chiunque sia il prossimo sindaco, dovrà per forza continuare su questo solco. Noi da parte nostra faremo tutto il possibile per ripristinare la legalità. E a proposito del nuovo sindaco: la prima questione che dovremo affrontare sarà quella delle elezioni».
 
In che senso?

«Il primo obiettivo è assicurarci che la macchina elettorale funzioni nel miglior modo possibile. Un sistema efficiente che garantisca a tutti di votare in tranquillità».

Roma già la conosce, è stata qui nel 2001, come vice-prefetto vicario. Cosa è cambiato?
«Ho lavorato nella Capitale per cinque anni e mi sono trovata bene. Posso dire di conoscere la struttura della Prefettura, ma devo ammettere che in quindici anni, da quando ho iniziato quell'incarico, la città è molto cambiata, sono successe tante cose. Molte le ho solo lette sui giornali, come appunto l'inchiesta sul Mondo di mezzo. Per questo è necessaria una fase di ascolto. Poi però dovremo andare di fretta, perché i problemi sono tanti. Ma è una sfida che possiamo vincere».