Pancalli sui Giochi a Roma: «Barriere architettoniche e fondi: un'opportunità da non sprecare»

Pancalli sui Giochi a Roma: «Barriere architettoniche e fondi: un'opportunità da non sprecare»
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 28 Agosto 2016, 11:36
Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico nazionale e vicepresidente del comitato per Roma 2024, domani incontrerà Virginia Raggi con la squadra degli atleti paralimpici che voleranno a Rio.
Presidente, che aria tira per il sogno a cinque cerchi della Capitale?
«Stiamo aspettando una risposta ufficiale da parte della sindaca. Il presidente Malagò ha chiesto un incontro. Spero davvero che si prosegua sulla strada già avviata. Le olimpiadi sono un'opportunità gigantesca, ovviamente nella certezza che vengano gestite con rigore e trasparenza assoluta. E lo dico anche da disabile».
In che senso?
«Tutte le città che hanno ospitato i giochi hanno avuto modo di ripensarsi, sia dal punto di vista della mobilità non solo per i disabili, ma anche per gli anziani sia dal punto di vista della crescita culturale. Perché i giochi paralimipici sono la più grande manifestazione sportiva, in grado di cambiare la percezione della disabilità. Mi faccia anche ringraziare governo e Parlamento, per avere riconosciuto il Comitato paralimpico come ente pubblico, al pari del Coni. Un atto di straordinaria considerazione».
Tornano alle infrastrutture, non dovrebbero essere scontate, anche senza grandi eventi?
«Idealmente sì, è ovvio, ma senza Giochi è tutto più difficile. Lo dico per esperienza personale (Pancalli è su una sedia a rotelle da quando aveva 17 anni, ndr). Sono 35 anni che aspetto questi interventi e la verità è che non arrivano mai. Solo i Giochi, con le Paralimpiadi, possono davvero dare la spinta decisiva per cambiare la vita di migliaia di persone. Il dossier consegnato al Comitato olimpico internazionale lo dice chiaramente: i giochi di Roma 2024 dovranno favorire soluzioni innovative e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità».
Che tipo di miglioramenti?
«L'adeguamento delle stazioni della metro, oggi in larga parte inaccessibili, le pedane sui bus per la salita delle carrozzine, i percorsi a terra per i non vedenti, i semafori sonori. Ma le innovazioni riguarderebbero tutti i romani, perché ci sarebbe il prolungamento della metropolitana, la ristrutturazione degli impianti sportivi, delle strade. Un miliardo e mezzo di investimenti, che arriverebbe dal Comitato olimpico internazionale. Un'occasione che non va sprecata».
 
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