Muraro: «Raccolta rifiuti ancora a Mafia capitale, serve nuova discarica»

Muraro: «Raccolta rifiuti ancora a Mafia capitale, serve nuova discarica»
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Giovedì 13 Ottobre 2016, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 11:45

«Il problema della raccolta ci tengo a dirlo è dovuto a quegli appalti affidati sempre alle solite cooperative, non è cambiato nulla dopo Mafia Capitale. È lì che bisogna intervenire, sui sistemi di raccolta». Così l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale Paola Muraro. Muraro ha precisato che non c'è «il rischio di una nuova emergenza ma la raccolta è un pO' in affanno, hanno difficoltà perché hanno avuto le assemblee, giustamente perché è un diritto dei lavoratori. Ci sarà stato un rallentamento, però andiamo a verificare, ho chiesto di avere l'aggiornamento per oggi delle situazioni critiche».

«Per la chiusura del ciclo dei rifiuti serve una ulteriore discarica. Il problema è che ci chiedono dove, ma per capire dove deve essere collocata dobbiamo capire la volumetria», ha poi affermato l'assessore capitolino all'Ambiente. A chi le chiedeva se dunque fosse in attesa della definizione della volumetria, Muraro ha risposto: «Siamo in attesa di verificare a che punto è la raccolta differenziata, perché il monitoraggio è arrivato alla conclusione. Abbiamo delle difficoltà sulla raccolta differenziata dovuto ai vari appalti che si sono susseguiti in questi mesi e dobbiamo mettere mano anche su questi. Discarica da indicare a breve? Non si può indicare l'area se non si ha la volumetria, non è corretto. Dal punto di vista tecnico non è corretto. Ci sono dei materiali che possono essere fatti con gli scarti dei rifiuti, per questo la ricerca è fondamentale».

«Abbiamo un problema di raccolta e smaltimento rifiuti - ha proseguito Muraro -. Ora stiamo affrontando le conseguenze di una gestione miope fatta negli anni, dovuta alla chiusura di Malagrotta. Dobbiamo lavorare in primis sulla prevenzione. Per fare gli impianti serve tempo, per la prevenzione si può iniziare subito e noi abbiamo iniziato dalle scuole. Quello che io auspico è di cambiare la cultura dei cittadini romani e di chi viene a Roma. I cittadini romani scontano venti anni di ritardo voluto dalla politica e non da loro stessi. I romani vedono all'estero un mondo diverso e quel mondo glielo stiamo portando».

«Io sono un tecnico prestato non alla politica, ma al M5s, che sono i cittadini di Roma», ha poi sostenuto l'assessore all'Ambiente. «Noi ascoltiamo le loro proposte - ha aggiunto -. Quando si arriverà a definire un progetto sarà già definito con i cittadini, evitando così problemi nell'iter organizzativo. Io chiedo aiuto a voi - ha detto alla presenza del ministro Gian Luca Galletti, della consigliera regionale Marta Bonafoni e dei partecipanti al forum Compraverde - perché abbiamo bisogno di qualcuno che ci guidi perché è una macchina a livello comunale che non risponde in modo omogeneo. Noi stiamo comunicando con i cittadini perché la macchina risponda meglio».

 

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