Movida, Marino pensa a ordinanza anti-alcol da maggio

Ignazio Marino
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Venerdì 4 Aprile 2014, 20:23 - Ultimo aggiornamento: 20:27
Spunta ancora una volta il "coprifuoco" per cocktail, vino e birre. Il sindaco di Roma Ignazio Marino ripesca una ricetta del suo predecessore Gianni Alemanno e si dice pronto ad emanare un'ordinanza anti-alcol che riguarderà diverse zone del centro: da Campo dè Fiori a Trastevere da San Lorenzo al Pigneto fino a Ponte Milvio.



Ad annunciarlo lo stesso primo cittadino dopo un incontro avuto questa mattina con il questore Massimo Mazza: «Abbiamo parlato in questura della possibilità che io emani nei prossimi giorni un'ordinanza che limiterà dal punto di vista dell'orario la possibilità di acquistare e consumare alcol nelle zone principali della movida della nostra città».



Marino, fanno sapere dalla Questura, «ha ribadito la necessità di perfezionare l'intesa tra le istituzioni, per rendere sempre più incisiva l'azione di contrasto alle illegalità soprattutto nelle zone interessate dalla movida e nelle aree periferiche più degradate per rendere più vivibile la città di Roma». E per raggiungere quest'obiettivo il sindaco rilancia una formula, quella delle ordinanze, già utilizzata da Alemanno e fortemente criticata dall'allora opposizione, ora maggioranza.



«L'attuale assessore Masini esultava quando il Tar sospendeva l'ordinanza antialcol di Alemanno - attacca il vicepresidente dell'assemblea capitolina Giordano Tredicine (Pdl) - Dario Nanni la definiva inutile, Athos De Luca la liquidava come mossa propagandistica. Come commenteranno ora quella annunciata da Marino?».



«Ci volevano i riflettori della stampa - gli fa eco il coordinatore di Ncd Roma Gianni Sammarco - per convincere Marino a intervenire sulle zone della movida, ormai terra di nessuno, da tempo immemore. Il primo cittadino, inoltre, rispolvera, a mio avviso giustamente, un provvedimento, già utilizzato da Gianni Alemanno, che, però, fu osteggiato da quasi tutto il Pd, compresi elementi che ora siedono in giunta».



Dalla maggioranza in Campidoglio nessuno risponde. Ma qualche giorno fa è stato proprio il presidente della commissione capitolina Commercio Orlando Corsetti (Pd) a chiedere, parlando di «allarmismo nei cittadini che vedono minata la propria incolumità e la propria sicurezza», che fosse subito emanata dal sindaco un'ordinanza anti-alcol.



A lavorare sull'ordinanza, che potrebbe essere operativa già da maggio con una durata di 6 o 9 mesi, è l'assessore al Commercio Marta Leonori. Tra le ipotesi e le formule al vaglio: una soluzione "anti-vetro", delle "no drink zone", ovvero lo stop al consumo di bevande alcoliche su area pubblica - esteso anche a bicchieri di plastica -, e infine il divieto di vendita di cocktail, superalcolici, vino e birra da mezzanotte in poi.



Ma su questo si è ancora al lavoro in assessorato per trovare la soluzione migliore anche per evitare un

eventuale impugnazione al Tar. Il divieto anti-alcol sarebbe comunque valido per tutti i giorni della settimana. Previste multe per chi non lo rispetti. E per i locali che infrangono le regole si ipotizza anche una chiusura temporanea.