Meloni si candida, Bertolaso: non mi ritiro e vado avanti come una ruspa

Bertolaso e Berlusconi
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Mercoledì 16 Marzo 2016, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 15:52

«Non mi ritiro, vado avanti come una ruspa». Così il candidato sindaco di Roma Guido Bertolaso ai microfoni di Un giorno da pecora, su Radio2, dopo l'annuncio ufficiale di Giorgia Meloni che ha deciso di correre per la poltrona di sindaco di Roma. «Io tradito dalla candidatura della Meloni? I politici hanno un'idea e il giorno dopo la cambiano. Io non sono un politico ma un tecnico, sono stati loro tre a chiedermi di candidarmi e io l'ho fatto», ha spiegato Bertolaso.

«Vado avanti come mi avevano chiesto due mesi fa e vado avanti come una ruspa». ha aggiunto. Vi sentirete con la neo candidata a sindaco di Roma? «Si, le scriverò stasera». Cosa le scriverà? «Le scriverò: cara Giorgia, io continuo a volerti bene nonostante tutto. E poi le manderò sette rose rosse», ha concluso il candidato sindaco.


«Ho quasi la certezza che Guido Bertolaso vincerà al primo turno con la sua lista civica che sarà affiancata da quella di Forza Italia», ha detto stamani Silvio Berlusconi a Mattino cinque, insistendo sulla candidatura dell'ex capo della protezione civile. E ancora: Giorgia Meloni «non ha nessuna possibilità di diventare sindaco di Roma», ha ribadito ospite di Maurizio Belpietro a 'La telefonata' su Canale 5. Parole pronunciate prima dell'annuncio della Meloni che ha teso la mano a tutto il centrodestra per correre uniti sotto al suo nome. Ma la rottura sembra insanabile, almeno fino all'eventuale ballottaggio.

Lo stesso Salvini, su Twitter, in mattinata aveva scritto: «Sosterrò la Meloni. A Milano abbiamo Parisi, sostenuto da una squadra forte e compatta, a Roma non c'erano le condizioni». «Il nostro obiettivo è arrivare con Giorgia Meloni al ballottaggio, a quel punto, se il centrodestra vuole unirsi sarà unito e i romani ci daranno una mano», aggiunge Salvini. 

La frase sulla maternità di Meloni «è stata strumentalizzata in maniera meschina - ha detto Berlusconi - La signora Meloni sa che sì dovrà affrontare una campagna elettorale faticosa, ma che non ha nessuna, nessuna possibilità di diventare sindaco di Roma. Quindi questa cosa che non possa fare il sindaco è una stupidaggine che fa parte del teatrino della politica. Che disastro questa politica».

«I leghisti di Roma sono tutti ex fascisti e hanno liti tra di loro che sbocciano tutti i giorni», prosegue l'ex Cav. Su Matteo Salvini, «siccome sono un ottimista preferisco pensare che si sia fatto mal consiliare dai suoi e si sia fatto trascinare in una logica di conflittualità locale». «Se con la candidatura di Giorgia Meloni a sindaco di Roma si chiude una pagina nel centrodestra «ne apriremo subito un'altra, magari con più prospettive per il futuro». «Penso che c'è una lunga campagna davanti - ha detto ancora l'ex premier - ci sono più di due mesi e Bertolaso a poco a poco verrà conosciuto da tutti i romani soprattutto per tutte le grandi cose che ha fatto. Bertolaso vincerà con la sua lista civica, a cui si affiancherà la lista di Forza Italia e con la sua squadra di Giunta che presenterà entro la fine del mese vincerà al primo turno». «Purtroppo c'è gente che cambia parere al cambiare della temperatura e dell'umidità».

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