Roma, l'assessore ai Trasporti Meleo: «La Ztl non solo in Centro e un timbro per uscire dalla metro»

Roma, l'assessore ai Trasporti Meleo: «La Ztl non solo in Centro e un timbro per uscire dalla metro»
di Lorenzo De Cicco
4 Minuti di Lettura
Domenica 24 Luglio 2016, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 16:44

Il benvenuto al governo di Roma glielo hanno dato le Fiamme gialle. «Era il mio primo giorno da assessore e ho visto i finanzieri entrare negli uffici del Dipartimento Trasporti», a caccia di documenti sugli sprechi dell'Atac. Linda Meleo, 38 anni, docente di Economia industriale chiamata dalla Raggi a guidare uno dei dicasteri più delicati, non sembra spaventata. «Le cose non miglioreranno dall'oggi al domani, ma vedrete: il cambio di rotta sarà visibile in tempi rapidi», dice nella sua prima intervista, al Messaggero. Per risollevare un'«azienda colabrodo» (il copyright è dell'attuale direttore generale, Marco Rettighieri) dal suo debito monstre da 1,3 miliardi, dalle sacche di inefficienza tra i dipendenti e dalla mole gigantesca di passeggeri senza biglietto, l'approccio Meleo è molto accademico. Nel senso: «Prima studiare, poi valutare e intervenire». Qualche idea però è già piuttosto chiara.

Nelle linee programmatiche votate in giunta si parla, ancora una volta, di «lotta all'evasione», ever green di tante amministrazioni, ma con scarsi risultati. In concreto cosa cambierà?
«Serve un monitoraggio scrupoloso. Per questo penso, nelle stazioni della metropolitana, alla timbratura del biglietto anche in uscita, come avviene a Milano o in tante città europee. Per controllare il flusso dei passeggeri ci avvarremo anche di un maggior numero di addetti di stazione. Sugli autobus invece vanno aumentati i controllori, ho già avviato una ricognizione sul personale per capire quanti dipendenti possono essere mandati sui bus in tempi brevi».

Sempre nel programma M5s, si parla di «interventi sulla governance di Atac». Significa un taglio dei dirigenti? Oggi sono quasi 50...
«Io credo che il modello organizzativo dell'azienda vada cambiato. Ma è presto per dire se ci saranno riduzioni. Nel frattempo per i manager stiamo valutando un sistema di incentivi, legati ai risultati. Prima partiremo dai dirigenti, poi scenderemo alla base».
 
Quando arriveranno i 150 bus che, in teoria, avrebbero dovuto essere acquistati per il Giubileo?
«Dobbiamo fare un aggiustamento del contratto per prolungare il leasing dei mezzi oltre il 2019, a prescindere da quello che succederà se il servizio dovesse essere messo sul mercato con un'eventuale gara. La modifica è pronta, ora la delibereremo in giunta».

Potrebbe aumentare il costo del biglietto? In tante città europee si paga di più, ma i servizi sono decisamente migliori...
«Nell'immediato è impossibile. L'incremento di prezzo va di pari passo con la qualità del servizio: se riusciremo a superare certe criticità, si potrebbe ipotizzare. Anche se non lo porteremmo mai ai livelli di Londra, al massimo da 1,50 a 2 euro».

Uno dei vostri obiettivi è quello di «disincentivare» i mezzi privati in centro. È allo studio una Ztl più larga?
«Me ne sono occupata in passato su una rivista divulgativa, ma solo per interessi di ricerca. Detto questo, sicuramente oggi la Ztl va ripensata. E queste modifiche viaggeranno insieme al potenziamento dell'offerta di servizio. Se migliorerà sensibilmente, potremmo aumentarla oltre il I municipio, per tutelare il cuore storico della città. Dobbiamo anche gestire in maniera più razionale lo scarico merci, abbiamo previsto la creazione di mini-hub a ridosso della Ztl. Poi vanno aumentate le corsie preferenziali con più telecamere a vigilare contro le infrazioni».

Ci saranno rincari per i tagliandi Ztl?
«Al momento no, prima va migliorato il trasporto pubblico. Una cosa deve essere chiara: qualsiasi intervento non deve essere fatto a caso. Bisogna sempre fare accurate analisi di costi e benefici per capire se le misure proposte sono efficaci».

Qual'è il suo rapporto con i sindacati, che convocano uno sciopero al mese (a volte anche di più)?
«Cercherò di dialogare con tutti, è fondamentale in una fase in cui l'azienda sta offrendo una qualità del servizio molto bassa. Il rinvio dello sciopero di martedì da parte di tutte le sigle, a parte l'Ugl, è un segnale importante. C'è bisogno di un rapporto costruttivo».

Vertici di Atac: confermerà l'amministratore unico Brandolese e il diggì Rettighieri?
«Stiamo facendo una valutazione. Il mio interesse è che l'azienda cominci a migliorare. Vedremmo il lavoro dei manager dove condurrà».

Rettighieri ha già portato diversi esposti in Procura. Quest'opera di pulizia in Atac andrà avanti?
«Atac oggi sconta decenni di malagestione, con scelte sbagliate che si sono sedimentate. Se troverò altri sprechi, sarò io la prima a portarli in Procura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA