Vice capo di gabinetto prima, direttore del personale poi, Marra ha sempre svolto un ruolo di primo piano nell'amministrazione Raggi, tanto che la sindaca si è spesa personalmente per tenerlo al suo fianco quando dall'interno del Movimento premevano perché quel personaggio già collaboratore della giunta Alemanno venisse messo alla porta. E a testimonianza che Marra non era certo uno qualunque ci sono anche le carte.
Nell'ordinanza numero 8 del 28 giugno, con cui Raggi conferì l'incarico di vice capo di gabinetto vicario a Marra (che poi, dopo le proteste interne a M5S, verrà spostato alla non meno "pesante" direzione del personale) la sindaca spiega che la scelta di metterlo in quel ruolo è stata fatta «considerato che il dirigente in argomento, per l'elevata qualificazione professionale e per l'esperienza maturata, possiede i requisiti che evidenziano la concreta idoneità ad esercitare le funzioni connesse al citato incarico».
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