Marino incassa il sostegno dei sindaci di Parigi e New York. Hidalgo: ha osato sfidare la mafia

Marino incassa il sostegno dei sindaci di Parigi e New York. Hidalgo: ha osato sfidare la mafia
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Venerdì 9 Ottobre 2015, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 19:06
«Un pensiero per Ignazio Marino che lascia il comune di Roma. Resterà per me il sindaco che ha osato sfidare la mafia». Così in un tweet il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.



In queste ore convulse per Marino sono parole che avranno certamente fatto piacere al dimissionario sindaco di Roma. insieme all'attestato di stima che ancora una volta è arrivato da Oltreoceano. E precisamente dal primo cittadino di New York, Bill de Blasio.



Lo stretto rapporto e l'amicizia tra i due sono noti da tempo, e de Blasio partecipando a una serata sull'Italian Heritage - organizzata al Metropolitan nell'ambito delle iniziative per il Columbus Day -

non ha perso l'occasione per tornare a lodare il suo collega romano, ringraziandolo. «È uno dei leader italiani che mi ha ispirato», ha detto, citando altri due sindaci del Belpaese: quello di Firenze Dario Nardella e quello di Napoli Luigi de Magistris.



Anche i principali quotidiani della Grande Mela si sono occupati di quanto accaduto a Roma. Marino è stato costretto a mollare dopo un mese di «assedio» politico e mediatico, scrive il New York Times, sottolineando come il sindaco dimissionario non sia stato coinvolto nell'inchiesta su Mafia capitale.



Anche il Wall Street Journal, ricordando come il chirurgo Marino si sia formato negli Stati Uniti, parla di sindaco sotto assedio che però fino ad ora non è mai stato accusato di illeciti.



L'ultimo incontro tra de Blasio e Marino risale a poco più di un mese fa, quando il sindaco di Roma fu ricevuto a Capitol Hill, tappa finale delle sue contestatissime vacanze estive. E il 'mayor' -

consapevole della bufera in corso a Roma dopo i funerali dei Casamonica - gli venne in soccorso definendolo «sindaco coraggioso e che merita credito e rispetto». E spiegando come la loro amicizia fosse nata soprattutto da una visione comune sulle riforme necessarie per due metropoli come Roma e New York, e sulla necessità della tolleranza zero contro la corruzione che ostacola lo sviluppo delle grandi città.



Un vero e proprio asse, dunque. Consolidatosi - dicono i detrattori - tra due sindaci in crisi. Perché anche de Blasio - seppur in misura minore - non se la passa proprio bene. Il feeling con i newyorchesi si va affievolendo, come dimostra il crollo nei sondaggi. E - ironia della sorte - una delle principali critiche che gli vengono mosse è il numero eccessivo di viaggi all'estero, invece di interessarsi dei problemi della città. Anche questo unisce de Blasio e Marino.



Il Nyt ricorda come il sindaco di origini italiane abbia già toccato tre continenti in 21 mesi, recandosi ben quattro volte in Europa, con l'Italia meta preferita. L'ultima missione nel Vecchio Continente - sottolinea velenosa Fox - è costata ai contribuenti newyorchesi ben 40 mila dollari.