Mafia Capitale, l'assessore Pucci: «Buzzi mente, lo querelo»

Mafia Capitale, l'assessore Pucci: «Buzzi mente, lo querelo»
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Venerdì 7 Agosto 2015, 14:31 - Ultimo aggiornamento: 18:08
"Le circostanze riferite dal signor Buzzi sono false, totalmente infondate e quindi calunniose”. È quanto dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Maurizio Pucci, in una nota diffusa dal Campidoglio.



“Mi sia anche consentito aggiungere – prosegue Pucci - che, a leggere quanto scrivono, ai magistrati è del tutto chiaro che il signor Buzzi mischia bugie, millanterie, pettegolezzi. Nel mio caso, per esempio, egli stesso ammette di non avere avuto alcun rapporto con me durante l’amministrazione Marino, ma per gettare un po’ di fango su una giunta che sapeva non asservita ai suoi interessi, è costretto a retrodatare di dieci anni una presunta dazione di denaro e altre utilità mai avvenute. Nel 2006, infatti, non ho partecipato in alcun modo a nessuna campagna elettorale, né come candidato né in alcuna altra forma per il fatto, facilmente riscontrabile, che nel marzo del 2006 sono stato nominato Direttore della Protezione Civile della Regione Lazio, incarico che ho mantenuto fino al 2010 e che è del tutto incompatibile con qualsiasi partecipazione a campagne elettorali. È dunque del tutto falsa l’affermazione del signor Buzzi secondo il quale io avrei ricevuto finanziamenti o l’uso di autovetture da parte sua. Ho dato pertanto mandato al mio legale di sporgere querela per calunnia nei confronti del signor Buzzi”.



Querela anche da Luigi Nieri, ex vicesindaco, secondo il quale «Siamo di fronte a una meschina strategia difensiva che ha chiaramente l'obiettivo di colpire la parte sana della città». Dichiarazioni, quelle di Buzzi, «radicalmente false per le quali provvederò a sporgere denuncia», spiega Lucia Funari, assessore nella Giunta Alemanno.



«Le circostanze riferite dal signor Buzzi sono false, totalmente infondate e quindi calunniose», le fa eco l'assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Maurizio Pucci, annunciando una querela per calunnia nei confronti di Buzzi. «Il signor Buzzi mischia bugie, millanterie, pettegolezzi. Nel mio caso, per esempio, egli stesso ammette di non avere avuto alcun rapporto con me durante l'amministrazione Marino, ma per gettare un pò di fango su una giunta che sapeva non asservita ai suoi interessi, è costretto a retrodatare di dieci anni una presunta dazione di denaro e altre utilità mai avvenute. Nel 2006, infatti, non ho partecipato in alcun modo a nessuna campagna elettorale, né come candidato né in alcuna altra forma per il fatto, facilmente riscontrabile, che nel marzo del 2006 sono stato nominato Direttore della Protezione Civile della Regione Lazio, incarico che ho mantenuto fino al 2010 e che è del tutto incompatibile con qualsiasi partecipazione a campagne elettorali».

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