Roma, Marchini vince la consultazione della Lega

Roma, Marchini vince la consultazione della Lega
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Lunedì 29 Febbraio 2016, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 19:36

Alfio Marchini vince la consultazione dei gazebo della Lega a Roma. Questi i risultati del sondaggio «Per Roma ora parli tu»: Alfio Marchini 4534 preferenze, Irene Pivetti 3495, Francesco Storace 3069, Guido Bertolaso 2203, Giorgia Meloni 955, Souad Sbai 508, altri 501, nulle 173 per un totale di schede scrutinate di 15438.

 


«Nessun trionfo» insomma nel sondaggio dello scorso weekend ai 41 banchetti allestiti da Noi con Salvini a Roma per chiedere ai cittadini chi preferiscano come candidato sindaco, aveva commentato oggi a metà dello spoglio il leader Matteo Salvini. Nei candidati alla guida di Roma indicati dalla lista "Noi con Salvini" non figurava Giorgia Meloni «che è la prima tra quelli che non erano in scheda», aveva detto Salvini. «Certo, se decidesse di scendere in campo lei, avrebbe tutti i titoli per farlo», aveva aggiunto.

«Fermiamoci. Io sono pronto a un passo indietro. E vediamo se non è il caso di coinvolgere tutti i cittadini in una giornata di partecipazione», ha poi affermato il leader della Lega Matteo Salvini, illustrando il risultato delle primarie del centrodestra per Roma organizzate dal Carroccio. «Così oggi perdiamo, la gente ci chiede di andare uniti. Io vi chiedo di fare uno sforzo: un passo avanti e uno indietro. Con 4-5 candidati non si va avanti, la gente ci chiede di stare uniti».

«C'è immensa soddisfazione, in 24 ore quasi 15 mila persone sono uscite di casa per esprimere la propria posizione. Questo significa che la gente ha voglia di dire la sua». «Chiedo - incalza Salvini - a tutte le parti in causa di fermarsi, ragionare, e valutare se non sia il caso, vista l'eccezionalità di una città come Roma, di coinvolgere tutti i cittadini romani in una giornata di scelta popolare». Dunque, chiederete delle primarie? «Bè, chiamatele come vi pare. Ma no allo scimmiottamento delle primarie del Pd, quelle fanno ridere da sole. Ma una condivisione con la partecipazione dei cittadini ci vuole. Io lo proporrò. So che ci sono ritrosie» sulle primarie, «ma se fosse uscito un trionfatore no problem, ma non è così».

«Il sondaggio era una "roba nostra", non pretendo che riguardi tutti. Ma facciamo delle primarie più serie, le nostre sarebbero di serie A, quelle del Pd di serie B. Quel che esce da nostri gazebo è che nessuno ha stravinto e straperso, ci sono stati anche tanti voti per Bertolaso», osserva Salvini.

«Ho letto che sarei io l'elemento divisivo - aggiunge - mentre la Lega tiene più di altri a tenere unito il centrodestra, ma così com'è il centrodestra perde e fa un regalo a Renzi. Se andiamo alle urne con 4 candidati la sconfitta è certa, non si va da nessuna parte. Io chiedo, e lo chiederò a Berlusconi e a Meloni, che tutti e 4 i candidati, se vogliamo vincere Roma, si mettano attorno al tavolo con altre forze civiche per decidere come tirare fuori una sintesi, ascoltando la voce dei cittadini. Ma se ognuno resta sul suo binario, allora siamo su un binario morto. Se ci presentiamo così, Renzi se la ride».

«I romani vogliono dal centrodestra un confronto e una candidatura seria e unitaria. Se ci interessa vincere, andare avanti con quattro, cinque candidati è un'offesa all'intelligenza dei romani di centrodestra», aggiunge Salvini, che sul risultato di Guido Bertolaso (arrivato quarto dopo Marchini, Pivetti e Storace), osserva: «Onestamente pensavo che prendesse meno consensi. Prendo atto che c'è gente che ritiene che possa fare il sindaco».

 Salvini riparte dai gazebo, dunque. Se l'esperimento messo in piedi nel weekend «lo facciamo in maniera rigorosa - propone - in tutti i quartieri e convolgendo tutti gli alleati, possiamo marcare la differenza. E io sono pronto al passo indietro, qualsiasi nome arrivi dai cittadini».

 

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