Roma, inchiesta sulle nomine Raggi: La Procura ora valuta l'abuso

Roma, inchiesta sulle nomine Raggi: La Procura ora valuta l'abuso
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Sabato 26 Novembre 2016, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 13:41

L'INCHIESTA
ROMA Praticamente ogni nomina fatta dalla nuova amministrazione comunale capitolina ha portato all'esplosione di dubbi e polemiche. E ora a voler vederci chiaro è la stessa procura di Roma che ha aperto due fascicoli diversi sullo stesso fronte: il primo, e più delicato, porta direttamente alla scelta di Salvatore Romeo, fedelissimo del sindaco e suo consulente a tempo pieno, a capo della segreteria di Roma Capitale. L'accertamento si affianca a quello più ampio avviato su alcune nomine fatte nel corso del tempo e che comprende la decisione, poi revocata, di posizionare il magistrato Carla Raineri a capo di gabinetto del Campidoglio in distacco dagli uffici del tribunale di Milano. Una verifica ampia, che include la recente conferma dell'architetto Vittoria Crisostomi, indagata per corruzione, come delegato alla gestione dei finanziamenti pubblici per la riqualificazione urbana (decisione che già ieri il sindaco ha annunciato di voler riconsiderare: «il dirigente non ci aveva informato dei procedimenti penali in corso», dice una nota del Campidoglio). Questa seconda verifica è stata affidata al pm Francesco Dall'Olio, che da tempo lavora sulle presunte irregolarità di incarichi e nomine comunali. Per tutte queste nomine l'ipotesi di reato, se dovesse concretizzarsi, sarebbe quella di abuso d'ufficio.
L'INCARICO
Fascicolo a parte, che gestisce direttamente il procuratore aggiunto Paolo Ielo, per ora senza ipotesi di reato, riguarda la nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria di Roma Capitale. Una scelta su cui si è già espressa con pesanti «dubbi di legittimità» l'Anac specificando che lo spostamento di Romeo da funzionario del comune a capo della segreteria del sindaco - mossa che in un colpo solo ha triplicato lo stipendio del militante M5s - è avvenuta senza che ci fosse il necessario regolamento che dovrebbe disciplinare questo tipo di movimentazioni. Il parere di Anac è stato acquisito agli atti del fascicolo, per ora senza indagati: a far scattare la necessità di ulteriori verifiche, il fatto che sebbene ci fosse la concreta possibilità di spostarlo da un incarico all'altro, Romeo sia stato messo in aspettativa dal suo lavoro presso il Comune (prendeva 37mila euro) per poi essere riassunto a tempo determinato con una cifra ritoccata a quasi 100mila euro.
Entrambi i fascicoli potrebbero portare presto, ma in ogni caso dopo la scadenza referendaria del 4 dicembre, il sindaco Raggi in procura per chiarimenti, così come a breve è prevista l'audizione dell'assessore all'ambiente Paola Muraro, che nei giorni scorsi ha ricevuto un avviso di proroga di indagini per reati ambientali. Anche Muraro, tra l'altro, è ora coinvolta in una vicenda di nomine: al di là di quanto prevede il meccanismo dello spoil system per le figure apicali delle amministrazioni pubbliche, l'esperta di ambiente sarebbe intervenuta sulla controllata Ama spingendo per nomine e sostituzioni anche per funzionari di livello intermedio con scelte ora tutte da verificare.
LA MINACCIA
Tra le nomine sotto accusa l'incarico all'attuale capo del personale Raffaele Marra che si sarebbe spinto a minacciare Laura Benente, che l'ha preceduto nell'incarico. Ad agosto, l'allora vice capo di gabinetto avrebbe preteso che la Benente gli desse l'ok per un master a Bruxelles pagato dall'amministrazione. E alle rimostranze di lei sarebbe esploso con accuse gravi: «Mi farò dare gli atti che ha firmato e troverò qualcosa per denunciarla» avrebbe detto (a lei e non alla sua superiore Carla Raineri).
Cristiana Mangani
Sara Menafra
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