Grillo, pressing su Raggi: «Ora devi cambiare passo»

Grillo, pressing su Raggi: «Ora devi cambiare passo»
di Simone Canettieri e Stefania Piras
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Giovedì 27 Ottobre 2016, 08:15
Dopo il frigo-gate (il complotto dei rifiuti ingombranti) Beppe Grillo prova a scongelare Virginia Raggi. Un blitz, quello del capo del M5S, per mandare all'inquilina del Campidoglio due messaggi: torna tra i territori, quindi esci da questo bunker, e soprattutto «uno deve valere ancora uno». La sindaca è un'eletta uguale agli altri consiglieri, che non a caso saranno osannati. E così alla fine Beppe, dopo aver incassato le frecciate del capogruppo dem Ettore Rosato che gli consigliava di farsi un giro in Comune e di spulciare i costi dell'amministrazione M5S, ieri intorno a mezzogiorno è andato personalmente a Palazzo Senatorio. La mossa è stata caldeggiata nei giorni scorsi dalle parlamentari anti Raggi, Paola Taverna e Roberta Lombardi.
Un blitz, come è nel suo stile, dopo una mattinata passata in hotel con lo staff della comunicazione nazionale M5S e il portavoce di Virginia Raggi. Nel mirino del comico genovese l'intervista a Repubblica che ha scombinato il piano mediatico che negli intenti di Grillo doveva essere concentrato sulla proposta di legge presentata da Roberta Lombardi sul taglio delle indennità dei parlamentari. Il risveglio del comico non deve essere stato il massimo, riferiscono fonti romane, quando ha visto che il dibattito era polarizzato sui frigoriferi invece che sulla battaglia degli stipendi.

«LA COMUNICAZIONE VA RIVISTA»
E così entrando a Palazzo Senatorio ha ammesso di aver fatto una capatina a metà tra il sopralluogo curioso e la visita a sorpresa: «Uno vive, vede, osserva e valuta». Non è ancora tempo di staccare quel tagliando programmato per gennaio sul blog di cui la sindaca ha detto di non saperne nulla ma è stata sicuramente una visita importante dal punto di vista politico. Grillo è stato accolto dal vicesindaco Daniele Frongia che lo ha condotto nella Sala delle Bandiere dove ad attenderlo c'erano i consiglieri e alcuni presidenti di municipio. Non c'è stato un colloquio privato con Raggi ma si è concesso battute sarcastiche davanti ai consiglieri, alcuni dei quali non aveva mai conosciuto, come ammette sulla sua bacheca facebook Angelo Diario. «Qui la comunicazione va migliorata, ragazzi», ha detto ironico riferendosi all'intervista di Raggi in cui molti oltre allo scivolone sui frigo abbandonati criticando la posa divistica della prima cittadina. La sindaca Raggi è arrivata con qualche minuto di ritardo, in tempo per ascoltare gli incoraggiamenti del leader che entrando in municipio l'ha definita «una macchina da guerra» e farsi immortalare in una foto mentre abbraccia Grillo. Ma chi era presente all'incontro non ha dubbi sul messaggio che il capo politico del M5S ha voluto lanciare incontrando appositamente tutti i consiglieri di maggioranza: «Ha voluto dirci che Virginia è un'eletta come tutti quanti e ha una missione da portare avanti alla quale non può derogare».

«OVERDOSE CAPITOLINA»
Ecco perché nel discorso di Grillo ha fatto capolino ancora l'importanza di tagliare gli stipendi così come proposto alla Camera dei deputati e per cui si è tanto discusso anche in Campidoglio questa estate quando è scoppiato l'affaire dei maxi emolumenti destinati allo staff della sindaca di cui fanno parte anche attivisti del M5S come Salvatore Romeo che dovrebbero conoscere i precetti di austerità pentastellata. Allo stesso tempo ha parlato dell'importanza di uscire dagli uffici e diretto ai consiglieri ha detto: «Siete il Movimento cinque stelle, state rivoluzionando la città. Non fermatevi».
Si allarga l'aspettativa del comico, quindi, che vede come terminale delle proposte M5S non più soltanto Raggi ma tutta la maggioranza definita da lui stesso «il cuore del Movimento, la parte politica», a cui ha chiesto di raccogliere le istanze dei cittadini direttamente sul territorio a cominciare dai trasporti (ha ospitato un post sul suo blog dove promette guerra sul commissariamento di Atac). Raggi ha provato a stare dietro alle richieste del comico: «Stiamo pensando al contingente ma lavorando nella direzione del cambiamento. E siamo già su quella strada. Certo ci sono le emergenze, eredità del passato, ma non ci spaventano». Quando è tornato in hotel Grillo ha riferito di un colloquio positivo e ha detto che dai consiglieri arriveranno belle proposte. Poi la voglia di riposare dopo l'impegnativa tre giorni romana tra faide interne (non è riuscito a mettere intorno allo steso tavolo gli esponenti dell'ex direttorio e si è dovuto dividere tra un pranzo con Di Maio lunedì e una cena con Sibilia e Fico martedì) e grattacapi capitolini: «Lasciatemi partire per Genova che di Roma sono in overdose...».