Grillo lascia Roma e avverte: «Tagliate i super stipendi»

Grillo lascia Roma e avverte: «Tagliate i super stipendi»
di Stefania Piras
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Giovedì 6 Ottobre 2016, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 11:41

Nessun incontro tra la sindaca pentastellata Virginia Raggi e il capo politico del M5S Beppe Grillo. Il comico genovese ha lasciato la capitale ieri nel primo pomeriggio e ha fatto intendere che c'è tantissimo da fare e che anche a lui arrivano molte segnalazioni dirette al Campidoglio: «Le persone mi fermano e mi dicono che hanno trovato una buca a Trastevere o che i vigili non sono in piazza Mazzini: io devo recepire le istanze dei cittadini» dice mentre se ne va.

Prima di lasciare l'hotel Forum però ha voluto pubblicare un video sul blog per fare un appello al voto online sulle modifiche allo statuto del M5S e per ricordare, ancora una volta, i fondamentali del M5S a Roma. Nel messaggio del comico genovese c'è un briefing lampante sulle regole: i due mandati, nessuna alleanza e il taglio degli stipendi. E proprio qui c'è chi fa notare che con la storia dei maxi stipendi allo staff Raggi in Campidoglio starebbero già fuori dal seminato.

I NODI
Ma c'è un problema su questa consultazione in corso e Grillo è dovuto ricorrere al video perché gli attivisti non stanno votando in massa, nonostante i banner lampeggianti che invitano al voto sul blog siano lì da una settimana. Che vuol dire? Che si apre un serio problema di raggiungimento del quorum per poter approvare o bocciare le modifiche. Secondo i dati forniti da Gianroberto Casaleggio alla festa Italia Cinque Stelle 2015 di Imola, il M5S ha circa 130 mila iscritti e affinché la votazione online sia valida è necessario che voti almeno il 75% di loro.

L'avvocato Lorenzo Borré, che ha seguito i ricorsi degli espulsi dal M5S, promette nuove battaglie legali anche su questo fronte: «Come in qualsiasi assemblea di condominio, prima del voto, il presidente deve verificare che siano stati convocati tutti gli aventi diritto al voto e poi capire se c'è fisicamente un numero sufficiente a deliberare, ovvero il quorum costitutivo che sarebbe di 90 mila attivisti se gli iscritti sono 130 mila. Ricordo che sul blog non si è mai raggiunto un quorum superiore ai 30.000 iscritti».

Già i passaggi politici più importanti non avevano scatenato una grande partecipazione sul web e quindi ecco perché il quorum può diventare un miraggio. Basti ricordare che alle primarie online per decidere i candidati in Campidoglio avevano partecipato alle votazioni solo 3.272 iscritti. Mentre il video di Grillo ieri andava online, i militanti M5S ricevevano una mail in cui si invita a votare «per proteggere la comunità del M5S».

La mail è perentoria: «Tu non hai ancora votato e devi votare subito!». Grillo nel video accenna anche una dichiarazione di voto esplicita: il capo politico del M5S è a favore di sanzioni forti, poiché se si decide di mandare via qualcuno è «perché chi non accetta le regole deve andare in un altro posto si legge nel blog - non è gradito. Chi va contro le regole non deve restare all'interno della comunità. Le nostre regole sono poche e sono semplici».

L'INGORGO
Soprattutto Grillo dice che riceve una media di una querela al giorno e che quindi è giusto votare per evitare questo ingorgo burocratico. Ma da Napoli un attivista storico mostra tutte le sue perplessità: «Ciò avviene mentre dalle pagine dello stesso sito il M5S annuncia trionfante di aver portato davanti al TAR il quesito del referendum costituzionale perché ritenuto manipolatorio e mancante di fondamentali verità.

Se vale quello che i giudici di Napoli e Roma hanno scritto, questa votazione non solo è inutile, ma tanto illegittima quanto tutto ciò che l'ha preceduta». Discorso diverso, ma che giunge alle medesime conclusioni di quello fatto dalla senatrice Elisa Bulgarelli che ha consigliato di non partecipare al voto online.

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