Roma, Grillo da Virginia: il nostro modello è il Nord Europa

Roma, Grillo da Virginia: il nostro modello è il Nord Europa
di Simone Canettieri e Stefania Piras
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Mercoledì 13 Luglio 2016, 08:47
ROMA Entra in Campidoglio da padrone di casa. Beppe Grillo sale le scale della Lupa, scortato dai «comunicatori» M5S Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, sfotte i giornalisti («Non capisco la vostra lingua»), varca il portone, si concede per un paio di selfie con i commessi del Comune che lo braccano appena lo vedono e poi entra nella stanza del sindaco. Dentro Virginia Raggi però non c'è, sta parlando all'assemblea dell'Anci nella sala della Protomoteca. Il comico non se ne fa un problema del galateo istituzionale e fa capolino dal balconcino con vista sui Fori imperiali, dietro di lui Casalino. D'altronde è un blitz a sorpresa, no? Poi arriva «Virginia». E dopo poco anche il vicesindaco Daniele Frongia, il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito e il capogruppo pentastellato Paolo Ferrara. Grillo parla una ventina di minuti: «Dovete prendere come modello le città del Nord Europa, ma anche quelle americane».

Il fondatore del M5S fa un richiamo «alla forza» ma avverte gli amministratori capitolini che «presto arriveranno altri attacchi». Poi escono tutti dalla stanza del sindaco. Rimangono solo Raggi e Grillo. Venti minuti di faccia a faccia per fare il punto politico. Per parlare dei problemi avuti da «Virginia» con le varie anime pentastellate. La sindaca si è lamentata del trattamento ricevuto dal direttorio in queste settimane e ha chiesto al Grande Capo di sterilizzare le anime litigiose del M5S? Dal Campidoglio smentiscono o meglio si limitanto a dire: «L'incontro è stato riservato». Dopo il summit, la prima cittadina ha offerto un caffè al fondatore del M5S e l'ha portato a spasso per le stanze di Palazzo Senatorio. «Questa Beppe, è l'Aula Giulio Cesare, qui a fianco la sala delle Bandiere dove ci riuniamo per la giunta». Grillo esce, dopo aver conquistato la sua Bastiglia, da dietro, dall'ingresso dell'Avvocatura. Anche in questo caso poche dichiarazioni: «Fantastica, fantastica. È tutto bellissimo». Poi uscirà anche un'altra dichiarazione attribuita al comico: «M5S ha già fatto il miracolo, ora bisogna dare il massimo». Parole che sembrano spronare la sindaca, dando il giusto peso al partito che l'ha portata al governo della Capitale. Ieri Beppe era in vena di sorprese, non solo in Comune. Prima infatti si era presentato anche in Parlamento. «Non ve la aspettavate eh?», ha detto aprendo la porta mentre i parlamentari M5S erano riuniti in assemblea congiunta.

 


LA CAMPAGNA
A due giorni dalla riunione politica convocata a Milano per domani, ecco che torna a farsi vedere a Roma. Con i parlamentari ha affrontato soprattutto il tema della riforma costituzionale rafforzando, di fatto, la campagna per il «no». Ha parlato di come si possano «contare le parole delle frasi brevi che compongono la Costituzione che ora è chiara, semplice, intellegibile a chiunque». Con la modifica proposta nel referendum di ottobre diventerà complicata, «una cosa per costituzionalisti e non per cittadini» ha ragionato Grillo. Che ha già pronta una campagna di propaganda per il No. Partirà infatti ad agosto. Una sorta di offensiva balneare, in cui i parlamentari pentastellati a bordo di camper, moto, barche a vela raggiungeranno le principali spiagge e località di villeggiatura italiane per distribuire volantini sul referendum di ottobre.