Roma, Farmacap: il commissario Stefanori licenzia il direttore generale Laing

Roma, Farmacap: il commissario Stefanori licenzia il direttore generale Laing
di Simone Canettieri
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Sabato 1 Aprile 2017, 19:01 - Ultimo aggiornamento: 20:43
Terremoto a Farmacap, l'azienda speciale del Comune che gestisce le farmacie. Il commissario nominato dalla giunta Raggi, Angelo Stefanoro, ha rimosso «per giusta causa» Simona Laing, il direttore generale scelto dall'amministrazione Marino nell'agosto del 2015.  Il licenziamento arriva dopo una guerra lunga mesi. La lettera di benservito a Laing è di ieri e ha nove pagine di motivazioni allegate. Tra le contestazioni il licenziamento di 4 dipendenti (indagati per peculato  e ripresi dai video della procura) a cui si è opposto il commissario.  

Sul caso interviene Stefano Fassina: «Apprendiamo con sorpresa del licenziamento della dott.ssa Simona Laing, Direttore Generale di Farmacap. A parte le modalità dell'atto, presenteremo lunedì un'interrogazione alla Sindaca Raggi per conoscere le ragioni dell'allontanmento di una manager che ha riportato l'importante municipalizzata capitolina in utile e ha scoperchiato preoccupanti situazioni di malaffare».  

Anche il Pd con Valeria Baglio attacca: «L'allontanamento arriva dopo mesi di silenzio dell'Amministrazione Raggi sul futuro dell'azienda capitolina e nonostante i buoni risultati conseguiti. Due milioni in meno di esposizione finanziaria, 1,8 milioni in meno di debito verso i fornitori, due milioni e mezzo in più di fatturato, aumento della marginalità, gare europee per selezionare il grossista farmaci (dopo otto anni che non si facevano). E soprattutto un bilancio 2016 in utile di 530 mila euro, farmacie aperte ad agosto e tre aperte h 24. Nessuna risposta, invece, all'interrogazione presentata dal gruppo PD sull'azienda, ieri è anche saltata la commissione Bilancio che doveva occuparsi delle Partecipate e non è stato possibile incontrare l'assessore Colomban. Assistiamo quindi all'ultima novità con molto sconcerto e forte preoccupazione. Si tratta dell'ennesimo valzer di poltrone senza un vero disegno lungimirante»
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