Elezioni Roma, il candidato sindaco Giachetti presenta la sua giunta: Livia Turco al Sociale, Scozzese al Bilancio e Tagliente alla Sicurezza e Sabella capo di gabinetto

Roberto Giachetti
di Simone Canettieri
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Lunedì 23 Maggio 2016, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 12:39

«Gli amici di Roma, e non miei», come specifica con voce roca Roberto Giachetti in diretta Facebook sono un mix di tecnici, ex assessori della giunta Marino, ed esponenti del Pd di lungo corso. Il candidato dem ha presentato i primi «nove pezzi» della giunta (sei donne e tre uomini) più Alfonso Sabella, ex assessore alla legalità del Campidoglio, come capo del suo gabinetto. Il resto della squadra, due o tre pedine, arriveranno tra il primo e secondo turno, «ad analisi del voto effettuato», assicurano dal Pd. In ballo anche la fascia di vicesindaco.



.I NOMI
La prima a essere citata nell'elenco degli «ho chiesto» è Livia Turco: due volte ministro (Salute e Solidarietà sociale), sette volte parlamentare (dal Pci al Pd). Un anno fa, prima dell'arresto del presidente del X municipio era stata chiamata dal commissario dem Matteo Orfini a puntellare la giunta di Ostia. Poi non se ne fece nulla. «Livia non ha bisogno di presentazioni - ha scandito Giachetti - le ho chiesto di occuparsi di servizi sociali, welfare e immigrazione». Il secondo colpo, come anticipato da Il Messaggero, è Silvia Scozzese, renziana e già assessore al Bilancio di Marino prima di andarsene sbattendo la porta. Adesso è commissario capitolino al debito di Roma Capitale. «E' stata la più dura da convincere», assicurano i dem che ribadiscono che l'incompatibilità tra i due ruoli non esiste («Silvia farà l'assessore gratis»). Punta a rientrare in Campidoglio anche Marco Rossi Doria, da sempre vicino a Orfini, maestro di strada a Napoli, ex sottosegretario e assessore nell'ultimo tratto di Marino. Il dna radicale di Giachetti è uscito fuori con Carla Ciavarella, dirigente penitenziario di lungo corso, che «si occuperà di patrimonio casa e progetti speciali, tra questi anche dell'ufficio di scopo per i beni confiscati». La più giovane della compagnia è Lorenza Baroncelli, 35 anni, romana e architetto (collaboratrice dell'archistar Stefano Boeri) e ora fa l'assessore a Mantova. «Ritornerà a casa - ha detto Giachetti - si occuperà di rigenerazione urbana». Per i rifiuti, è stata scelta Claudia Servillo, dirigente del Ministero dell'Ambiente, stretta collaboratrice di Andrea Orlando (corrente Orfini) proprio quando era ministro dell'ambiente. Ai trasporti andrà, in caso di vittoria, Stefania Di Serio, già dirigente Atac, docente di mobilità e consigliere nel I municipio. Chiudono la squadra due uomini. Francesco Tagliente, già prefetto e questore di Roma, chiamato a occuparsi di sicurezza. La cultura e il turismo andranno a Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3 e nominato dalla giunta Marino presidente dei teatri di Roma, oltre che essere l'organizzatore di “Libri come”. Chiude con un ruolo tecnico Sabella, l'ex pm cacciatore di mafiosi, già braccio destro del chirurgo dem, farà il capo di gabinetto.

LE REAZIONI
Il primo commento arriva dal commissario Orfini, la sua componente è quella più valorizzata anche rispetto ai renziani, che parla di «persone serie, competenti e appassionate». Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio e membro della segreteria, vede «la giunta come una speranza per Roma». Al segretario Fabio Melilli viene in mente «lo spirito del '93: scelte competenti fuori dai partiti». «Bellissima squadra» per il governatore Zingaretti. Ma c'è anche la voce fuori dal coro di Lucio d'Ubaldo, coordinatore della lista Più Roma. Girava il suo nome come vicesindaco. E' critico con le scelte prese senza consultare la coalizione e con «la mancata discontinuità» con la giunta Marino.
 

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