Elettrosmog, arriva il piano regolatore per le antenne: stop a impianti vicino a scuole, ospedali e asili

Elettrosmog, arriva il piano regolatore per le antenne: stop a impianti vicino a scuole, ospedali e asili
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Martedì 5 Maggio 2015, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 01:03
Un piano regolatore delle antenne della telefonia mobile per combattere l'elettrosmog a Roma. Stop agli impianti su scuole, ospedali, asili nido e parco giochi.



Roma si sta per dotare di un registro cittadino delle antenne e di un osservatorio sull'inquinamento elettromagnetico: obiettivo rendere più trasparente il percorso delle varie autorizzazioni e porre maggiore attenzione sia alla minimizzazione dell'esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici sia alla tutela dell'ambiente e del territorio. E l'Assemblea capitolina si prepara a dare l'ok al regolamento per la localizzazione, l'installazione e la modifica degli impianti di telefonia mobile. Roma avrà il suo piano regolatore molto probabilmente già da questa settimana. Il via libera al nuovo regolamento arriverà durante la prossima seduta dell'assemblea capitolina.



La delibera, approdata oggi in consiglio comunale e a firma della consigliera comunale di Sel Gemma Azuni e del presidente della commissione Ambiente Athos De Luca (Pd), prevede la pubblicazione sul web del "piano antenne" e la dislocazione sul territorio di centraline per la misurazione dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, i cui risultati saranno periodicamente resi pubblici e consultabili online dai cittadini.



Ci sarà il divieto di installazione degli impianti su siti sensibili come ospedali, case di cura e di riposo, scuole, asili nido, oratori, orfanotrofi, parchi giochi ma anche su edifici costruiti abusivamente, le antenne già esistenti su queste strutture saranno oggetto di una delocalizzazione.



Le antenne saranno installate preferibilmente in «aree libere, prevalentemente non edificate o a carico urbanistico basso» o su immobili per attività commerciali o grandi complessi alberghieri. Per minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, si punterà sull'accorpamento degli impianti in strutture di supporto comuni (cositing) preferibilmente in aree non densamente abitate e sulle installazioni interrate degli impianti tecnologici o su edifici tra i più alti tra quelli vicini.



«È un passo fondamentale per la nostra città - commenta Azuni - atteso per troppo tempo dai cittadini, sempre più allarmati dalla proliferazione di antenne in prossimità delle loro abitazioni, dai molti comitati 'No Elettrosmog' e dalle Giunte municipali, molto sensibili sul tema. Con il successivo passaggio dovranno essere garantite risorse umane, strumentali, economiche e logistiche adeguate al lavoro e agli obiettivi individuati dal regolamento affinchè sia le nuove installazioni sia quelle già installate possano essere disciplinate, monitorate e in caso rimosse, ovvero non installate se la loro presenza costituisse un pericolo per la salute dei cittadini».



«Infine è giusto ricordare - aggiunge - che questo regolamento offerto alla città è il frutto della collaborazione fra gli assessorati all'Ambiente e all'Urbanistica e fra essi i rappresentanti dei comitati di cittadini, che da anni chiedono una maggiore attenzione sulla materia».