Roma, le linee guida del M5S: «Ai disoccupati 300 euro al mese». Ma sul programma è già scontro

Roma, le linee guida del M5S: «Ai disoccupati 300 euro al mese». Ma sul programma è già scontro
di Simone Canettieri
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Martedì 19 Luglio 2016, 08:40
Al momento è solo una promessa, anche se «contenuta nelle linee guida» del M5S per la città che saranno approvate oggi in giunta: applicare il reddito di cittadinanza anche nella Capitale. Il primo piano che gira nelle mani dei grillini romani ha queste cifre: 300 euro al mese per 50 mila persone. Totale di spesa 180 milioni di euro all'anno che dovrebbero uscire dal bilancio del Campidoglio. La metà, in poche parole, di quanto Roma ha pattuito con il Governo per il piano di rientro triennale nel 2014. Un'operazione non proprio semplice, al di là degli annunci, che la giunta Raggi tende a maneggiare con molta cura. Marcello De Vito, presidente del consiglio comunale, da una parte frena all'ipotesi, dall'altra conferma che il progetto prima o poi, più poi che prima, dovrà essere operativo. «È una cosa prevista nel programma del Movimento 5 stelle, è chiaro: deve essere poi valutata alla luce della situazione finanziaria del Comune - specifica il presidente dell'assemblea capitolina - tenendo conto dei risparmi di spesa che si faranno via via, dell'aumento di alcune entrate che dovranno essere fatte. Compatibilmente con questo si può ipotizzare».

Alcuni Comuni pentastellati, grandi come un quartiere della Capitale e non proprio con la medesima situazione di cassa, «lo hanno adottato: Pomezia e Livorno».
 
I TEMPI
De Vito ammette che a oggi, con un debito storico da 13 miliardi di euro e con un piano di rientro da 440 milioni non ancora concluso, l'operazione reddito di cittadinanza può sembrare utopistica. «Presumo che non sia una cosa che possa essere fatta in tempi molto rapidi, man mano che si rimettono a posto i conti del comune si può pensare al reddito comunale di cittadinanza». Se al momento gira il perimetro economico del reddito di cittadinanza, mancano ancora i criteri. Chi saranno i cinquantamila romani che potranno usufruire di un sussidio di circa 300 euro al mese? «I disoccupati, sicuramente», dicono fonti M5S. Che a Roma sono molti di più di 50mila. Di sicuro il lavoro dovrà essere svolto in tandem tra l'assessorato al Bilancio e quello ai Servizi sociali. Ma intanto c'è anche un altro scontro.

Proprio sulla presentazione delle linee guida, che conteranno le sfide sul traffico, la trasparenza della macchina amministrativa e la gestione dei rifiuti. Secondo il ruolino di marcia del M5S, l'assestamento di bilancio, che sarà presentato in giunta oggi, avrà la precedenza in Aula. Poi il programma. Il Pd non ci sta. E rilancia. Spiega infatti la capogruppo Michela Di Biase: «Su quali basi possiamo andare in Aula a votare un assestamento di bilancio, quando non sappiamo neanche quali sono le linee che l'amministrazione vuole seguire? Solo dopo che la giunta si sarà espressa potremo cominciare ad analizzare e votare nei tempi previsti dalla legge l'assestamento di bilancio, nel quale ci auguriamo di poter trovare, tra le altre, anche risorse per sociale e decoro. La sindaca non può esimersi dall'ottemperare a questa priorità».

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