ATAC
Era stata l'Anac a segnalare le anomalie degli appalti Atac: negoziazioni senza bandi per lotti frammentati. Il caso più eclatante, sotto la giunta Marino, è quello della vigilanza armata e della manutenzione di treni e bus. Per i vigilantes si è fatto ricorso a dieci procedure di negoziate senza pubblicazione, che nel totale si aggirano sui 50milioni di euro. Uno dei lotti, dal 16 febbraio al 30 settembre 2015, è arrivato a superare i 15,4 milioni di euro per il servizio di vigilanza armata, portierato e ronda presso tutti i siti di Atac con una deliberazione del cda. Anche i tre lotti (due da 6,5milioni e uno da circa 11 milioni di euro) per la manutenzione di 53 convogli nel 2014-2015 e una costellazione di altri affidamenti per lo stesso servizio con cifre più basse sembrano rientrare nello stratagemma. Sono almeno due i fascicoli aperti dalla procura di Roma.
IL MANTO STRADALE
La gestione delle buche e del manto stradale, ha portato in carcere nove persone (sette funzionari e due imprenditori). Gli appalti finiti sotto accusa, 33 inizialmente, per 16 milioni di euro, sono già arrivati a 50, per un'inchiesta che coinvolge tutta la città, dal primo al ventesimo municipio e conta già una cinquantina di indagati. Nello stesso fascicolo sono finiti alcuni lavori da realizzare all'ospedale San Giovanni di Roma. Le indagini sono ancora in corso e riguardano non soltanto l'affidamento delle gare ma anche il mancato controllo, da parte dell'amministrazione, delle opere eseguite. L'inchiesta non è chiusa, gli indagati sono venti. È stato verificato che le aziende usavano materiale scadente e una minore quantità di cemento, rispetto a quello previsto, per eseguire i lavori.
I MUNICIPI
Dai Piani di zona, che avrebbero previsto asili e infrastrutture mai realizzati, al trucco dei megastore e dei centri direzionali spacciati con il placet dei funzionari per opere di restauro urbano, con sconti milionari sugli oneri di concessione e di urbanizzazione da pagare. E' un altro capitolo sugli appalti e le commesse affidati dal Campidoglio. Opere che, in molti casi, sono state tramandate da una giunta all'altra. Dalla gestione Alemanno a quella Marino. Senza che la presunta rotazione dei dirigenti, e neppure la bufera giudiziaria sul Mondo di mezzo determinasse un cambiamento di rotta. Dagli asili, commissionati, pagati e mai realizzati, alle strade, lasciate all'incuria.