Roma, Consob: no al doppio incarico. Minenna: «Vado in aspettativa»

Roma, Consob: no al doppio incarico. Minenna: «Vado in aspettativa»
di Simone Canettieri
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Sabato 16 Luglio 2016, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 15:06
L'istruttoria della Consob sul caso Minenna è chiusa: il dirigente dovrà andare in aspettativa e non potrà cumulare l' incarico di assessore. Così è stato deciso all'unanimità dalla commissione presieduta da Giuseppe Vegas, dopo il parere dell'ufficio legale. C'è stata poi anche un'altra votazione, dove non si è registrata l'unanimità.

La Consob si è spaccata al momento del voto: due membri erano per far scattare l'aspettativa da ieri, in tre hanno deciso che fosse meglio farla partire da prima, in maniere retroattiva, dal giorno cioè della nomina della Raggi.

Un modo, forse, per evitare che l'ordinanza della grillina fosse da rifare, come paventato dal senatore di Cuori Italiani Andrea Augello. Ma anche un modo per evitare all'assessore possibili reclami ed esposti alla Corte dei conti. Morale della favola: alla fine Minenna non potrà dividersi tra il Campidoglio e la Consob. E quindi dovrà per forza occuparsi dell'amministrazione capitolina a tempo pieno. C'è stato infine un altro accordo: dovrà essere l'assessore al Bilancio e alle Partecipate del Comune a rendere pubblico l'esito di questo responso che abbiamo appena raccontato. Perché la vicenda è spinosa e potrebbe avere risvolti parlamentari, con il M5S pronto alla pugna e con il Governo chiamato in causa da una pioggia di interrogazioni.
 
LE DICHIARAZIONI
Prima che arrivasse il verdetto, l'assessore pentastellato aveva spiegato: «Spiace dover segnalare la totale incompetenza e insipienza su cui poggiano le noiose querelles sul mio incarico di assessore. Sarà comunque Consob a decidere se lasciarmi completamente libero di andare, concedendomi la aspettativa che è atto dovuto, ovvero tenere conto della mia dichiarata disponibilità a continuare a collaborare con l'Autorità di vigilanza, seppure in via necessariamente ridotta attesa l'importanza e complessità dell'incarico che ho assunto». Dunque da una parte il Signore dei conti del Campidoglio si difende dalle bordate di questi ultimi giorni, dall'altra fa capire che il dado è tratto: continuerà a fare l'assessore, si metterà in aspettativa dall'Autorità di vigilanza, partita il giorno in cui è entrato nella squadra del M5S. Il caso è chiuso? Formalmente sì. Anche se continua sul binario parlamentare e su quello dell'Anac, a cui si è rivolto il parlamentare del Pd Michele Anzaldi.

IL LAVORO
Adesso che è tutto servizio Minenna è già alle prese con i dossier più importanti del Comune. Il primo riguarda l'assestamento di bilancio che dovrà essere approvato dall'Aula Giulio Cesare entro il 31 luglio. Poi c'è la vicenda delle società partecipate, altra delega del dirigente Consob.

IL SUMMIT
Ieri mattina l'assessore ha incontrato «per diverse ore» l' amministratore delegato di Acea, Alberto Irace, e il cfo della società, Demetrio Mauro, durante il quale sono state illustrate le linee guida del Piano Strategico 2016-2020, già presentato alla Comunità finanziaria. Nel corso dell'incontro, è stata «avviata una dialettica propedeutica all'identificazione di alcune ipotesi di ulteriore e più proficua collaborazione tra Acea, Roma e le sue altre partecipate». In questa prospettiva la società di piazzale Ostiense è pronta a ulteriori approfondimenti «su tematiche di carattere finanziario e industriale».

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