Comune, pronta la manovra bis: cento milioni per autobus e buche

Comune, pronta la manovra bis: cento milioni per autobus e buche
di Fabio Rossi
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Sabato 27 Agosto 2016, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 09:05

Un centinaio di milioni da mettere sul piatto, per dare le prime risposte alla città in attesa di quel bilancio di previsione 2017 in cui si vedranno «novità importanti» (Daniele Frongia dixit) per l'amministrazione capitolina. Dopo l'assestamento tecnico approvato a fine luglio, l'assessore capitolino al bilancio Marcello Minenna si è messo immediatamente al lavoro per quello politico di settembre, nel quale si vedranno le prime scelte strategiche della giunta di Virginia Raggi. D'altronde tra riforma della governance delle partecipate, che la giunta approverà nella prossima seduta, e il bando per le periferie (che ha già ottenuto il via libera dell'esecutivo) Minenna sta trainando la squadra pentastellata verso il primo scatto della consiliatura. E la manovra di settembre dovrebbe darne un assaggio concreto, su cui l'amministrazione punta molto: tanto che dell'eventuale audit sul debito pregresso, per il quale nell'inner circle della sindaca iniziano a serpeggiare dubbi, se ne parlerà soltanto dopo aver portato a casa la nuova delibera di correzione dei conti.
 
LE PRIORITÀ
In testa all'agenda dell'assestamento ci sono atti mirati a evitare il ripetersi delle emergenze che hanno caratterizzato la vita cittadina degli ultimi anni. In primis i disagi del trasporto pubblico, seguiti a stretto giro da due problemi tipici della stagione autunnale: allagamenti stradali e peggioramento della già critica situazione delle buche. Il primo capitolo di spesa da individuare sarà quello per i mezzi pubblici. In pieno agosto, pur con un piccolo ritardo tecnico rispetto alla deadline del 15, Palazzo Senatorio ha stanziato i 18 milioni necessari alla manutenzione straordinaria della linea A della metropolitana. Ma l'Atac avrebbe bisogno di altri 40 milioni per il trasporto di superficie, da utilizzare in particolar modo per rimettere in sesto la flotta di autobus. Molto probabile che dall'assestamento arrivi un contributo considerevole dal Campidoglio che, in attesa di ridiscutere tutti i debiti delle partecipate (Atac in testa) con le banche, non può permettersi il collasso del trasporto pubblico locale nel primo autunno a guida M5s.
 
LA MANUTENZIONE
Ma la sindaca vuole uno sforzo particolare sul fronte della manutenzione delle strade. E non solo per le buche, storica croce dei romani. Lo staff della Raggi ricorda bene la lezione delle ultime due consiliature. Se Gianni Alemanno era definitivamente crollato nel gradimento dei romani nell'inverno del 2012, con le due nevicate che avevano messo in ginocchio la Capitale, a Ignazio Marino sono bastate alcune piogge torrenziali per essere messo alla berlina sui social network - con i pentastellati, ovviamente, in prima fila - con migliaia di retweet delle sue promesse di inizio mandato: «Roma non sarà mai più messa in ginocchio da un'acquazzone», era stata la sfortunata (o sciagurata) promessa del chirurgo.
Ovvio che la Raggi a questo punto non possa assolutamente permettersi di vedere la città paralizzata alla prima pioggia fuori norma, a meno di non voler sperare in un autunno particolarmente secco e mite. Per questo si cercheranno risorse immediate per pulire tombini e caditoie, ancor prima che per rifare l'asfalto: una trentina di milioni potrebbero arrivare da parte di quelle «spese fantasma» che l'assessore al bilancio ha già individuato nelle pieghe dei conti capitolini. Altre risorse saranno destinate ai Municipi, sia per la reste stradale di loro competenza sia per finanziare i servizi di assistenza sociale che, soprattutto in periferia, sono sempre più in difficoltà.