Comunali a Roma, Meloni più vicina a Giachetti: il soccorso dei ministri Pd

Comunali a Roma, Meloni più vicina a Giachetti: il soccorso dei ministri Pd
di Simone Canettieri
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Sabato 23 Aprile 2016, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 19:24


Questione di una settimana. Poi sarà un crescendo: tutto il Governo in campo per spingere «Bobo» al ballottaggio contro i grillini. Con Matteo Renzi, assicurano fonti incrociate del Nazareno e di Palazzo Chigi, intenzionato a mettersi in gioco «le due settimane prima del voto». La situazione è seria, anche se non ancora grave. Di fatto l'ultimo sondaggio di Ipr - per Porta a Porta - dà il candidato del Pd avanti di solo mezzo punto (20%) su Giorgia Meloni (19,5%), regina di un centrodestra che viaggia ancora in ordine sparso. Attenzione: il ritiro di Guido Bertolaso potrebbe complicare ancora di più la vita al renziano. Già, perché la convergenza di Forza Italia spingerebbe la Meloni al 26% e se invece Berlusconi dovesse scegliere di sacrificare «Guido» per Alfio Marchini, il civico salirebbe al 23%. Di fatto, come spiegano dall'istituto di sondaggi, il trend di Giachetti è in discesa rispetto alla Meloni. Dice Antonio Noto di Ipr Marketing: «Il candidato democrat nelle ultime settimane ha perso almeno 4 punti tutti a favore di Giorgia». Scenari a cui il Pd guarda con una certa ansia. E che fanno il paio con quella di Milano, dove Renzi ha spedito rinforzi di peso (Jim Messina, guru di Obama e Cameron) per aiutare Beppe Sala. Ipotesi che a Roma il diretto interessato smentisce: «Io penso di andare fortissimo nella comunicazione - spiega il candidato dem - quindi non credo di averne bisogno. Dopodiché ben vengano i contributi...».
 
LA STRATEGIA
Sarà anche così, ma l'incubo di non arrivare al secondo turno ha fatto scattare il campanello d'allarme in tutta la compagnia, dal partito al Governo. Intenzionato quest'ultimo a entrare in campagna elettorale «come si deve». «Il nostro obiettivo - ragionano dallo staff di Giachetti - è dimostrare che, dalla solidità di questo rapporto, Roma può trarne benefici concreti». E allora sul tavolo del ministro Marianna Madia c'è la vertenza delle precarie degli asili nido di Roma. La titolare della Funzione pubblica ha in agenda un incontro pubblico con Giachetti, nel corso del quale potrebbero, anzi dovrebbero, essere annunciate proprio delle novità su questo caso. Anche il sottosegratario Angelo Rughetti con la sua associazione Prodemos ha organizzato un evento il 4 maggio. Altro tema caldo: le infrastrutture. Graziano Delrio ha già il materiale pronto per presentare l'accordo di programma del Cipe e fondi europei nel Lazio e a Roma. Quando? A maggio. Anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando potrebbe spendersi per un progetto di Giachetti per il recupero dei detenuti. Ancora: tra la settimana prossima e i primi di maggio, il governatore Zingaretti festeggerà i tre anni in Regione con un evento pubblico. Poi c'è l'altra parola chiave di questi giorni: «allargare». In questo senso va l'iniziativa di Roberto Morassut, sfidante di Giachetti alle primarie, di giovedì al Nazareno (a cui parteciperanno i rettori di Sapienza e Roma Tre, Eugenio Gaudio e Mario Panizza, e poi i vertici di Cgil, Camera di Commercio, Confesercenti e associazioni magistrati).

L'ALTRO VOTO
Nella corsa verso il 5 giugno adesso entra in campo anche il referendum per la candidatura di Roma 2024. Il quesito presentato dai radicali ha avuto il via libera dalla Commissione del Campidoglio. Entro luglio andranno raccolte 28mila firme dopodiché ci sarà la consultazione sulla candidatura. Con diversi distinguo i posizionamenti nello scacchiere sono così: le forze del centro destra e della sinistra a favore; i radicali chiedono che sia la città a esprimersi, i cinque stelle sono contro le Olimpiadi.

Il sondaggio Ipr-Marketing, commissionato da Porta a Porta, è stato realizzato il 18 e 19 aprile 2016. Estensione territoriale: Comune di Roma. Tecnica delle interviste: Cati e Cawi. Campione: mille. Rispondenti: 89%.

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