Roma, bocciato il ricorso dei centurioni. Il Consiglio di Stato: divieti legittimi

Un centurione al Colosseo (Foto Fabiano/Toiati)
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 8 Settembre 2017, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 19:52
La rivolta dei finti centurioni contro i divieti varati dalla giunta Raggi finisce a Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato. I giudici amministrativi oggi hanno bocciato il ricorso presentato dagli emuli di Russell Crowe, banditi dal centro storico di Roma e da Villa Borghese, dove per anni, con le loriche di polistirene e i gladi di plastica, hanno inseguito i turisti reclamando cospicue mance in cambio di un selfie.

La V Sezione del Consiglio di Stato, come aveva già fatto il Tar ad inizio agosto, ha confermato la legittimità dell'ordinanza con cui la sindaca Virginia Raggi, il 17 luglio, ha disposto «il divieto di qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro». Per i giudici il provvedimento del Campidoglio, elaborato dal comandante generale della Polizia locale, Diego Porta, «è fondato su esigenze di tutela del patrimonio storico prevalenti rispetto alle esigenze dei ricorrenti». 

La notizia, anticipata da IlMessaggero.it, è stata commentata anche dalla sindaca Virginia Raggi: «Mettiamo la parola fine al fenomeno dei finti centurioni presenti davanti ai monumenti di Roma. Non saranno più tollerati in alcun modo episodi che, in passato, hanno visto cittadini e turisti importunati da improprie richieste di denaro e da atteggiamenti molesti o aggressivi. Oggi viene definitivamente ristabilita la legalità»​, conclude la sindaca.
 
 
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