Caso nomine, Raggi: «Chiedo giudizio immediato, sono certa della mia innocenza»

Caso nomine, Raggi: «Chiedo giudizio immediato, sono certa della mia innocenza»
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Mercoledì 3 Gennaio 2018, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 07:47

«Ho chiesto al Tribunale di Roma il giudizio immediato nel procedimento aperto nei miei confronti dalla procura capitolina. Desidero che sia accertata quanto prima la verità giuridica dei fatti. Sono certa della mia innocenza e non voglio sottrarmi ad alcun giudizio. Ho piena fiducia nella giustizia e credo fermamente che la trasparenza sia uno dei valori più importanti della nostra amministrazione». È quanto afferma la sindaca Virginia Raggi su Fb in riferimento alla vicenda delle nomine in Campidoglio.

Il 9 gennaio è prevista l'udienza preliminare davanti al Gup del procedimento nel quale Raggi è indagata per falso ideologico in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele, alla direzione turismo del Campidoglio. La Procura ha invece chiesto l'archiviazione per il reato di abuso d'ufficio sia per la nomina di Renato Marra che per la nomina a capo della segreteria politica di Salvatore Romeo. 
«Non parteciperemo all'udienza preliminare, perchè avendo depositato la richiesta di giudizio immediato il Gup può decidere lo stralcio della nostra posizione e il rinvio a un altro Gip», ha detto il legale di Raggi, Alessandro Mancori. Il giudizio immediato è un rito alternativo con il quale si salta l'udienza preliminare e si va direttamente in dibattimento.

Dopo la decisione degli avvocati difensori di Virginia Raggi di chiedere il giudizio immediato, ora la palla passa al gup Raffaella De Pasquale. Toccherà a lei emettere il decreto di giudizio immediato che fisserà la prima udienza del processo che si terrà davanti al giudice monocratico. Un atto che potrebbe avvenire il 9 gennaio prossimo nell'ambito dell'udienza che vede imputato per abuso d'ufficio Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca. L'accusa è relativa alla nomina del fratello, Renato, a capo del dipartimento Turismo del Comune di Roma. I destini processuali di Marra e Raggi potrebbero quindi dividersi alla luce del fatto che, in caso di rinvio a giudizio, il processo per Marra si celebrerà davanti al giudice collegiale.

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