Campidoglio, sciopero generale dei lavoratori il 27 gennaio

Campidoglio, sciopero generale dei lavoratori il 27 gennaio
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Lunedì 21 Dicembre 2015, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 19:56
Lo sciopero generale dei 24mila dipendenti capitolini, il secondo nella storia del Campidoglio, si farà il 27 di gennaio. Ad ufficializzarlo sono i sindacati nel corso del sit-in a Montecitorio, contro l'annosa questione dei tagli al salario accessorio dei lavoratori. Se la prima volta in cui i comunali incrociarono le braccia, il 6 giugno 2014, nel mirino c'era l'ex sindaco Ignazio Marino, questa volta ad essere tirato in ballo è direttamente il Governo 'reò di non aver voluto inserire una soluzione alla vicenda nella legge di stabilità.

Il nodo del salario accessorio dei dipendenti comunali di Roma va avanti da tempo: da quando - poco dopo l'insediamento dell'amministrazione Marino - gli ispettori del Mef tornarono a contestare le modalità di erogazione di questa parte del salario. Per mettere un punto normativo alla 'vertenza infinità erano stati presentati degli emendamenti all'ultima legge di stabilità, poi però accantonati. «Governo Mani di Forbice, affossa Roma», l'accusa dei sindacati a Palazzo Chigi, scritta nero su bianco su un grande striscione. «Sarà il secondo sciopero generale nella storia dei dipendenti di Roma e questa volta è responsabile il Governo», annuncia dalla Fp Cgil Natale Di Cola. «Ai lavoratori del Comune si richiede di sostenere il Giubileo della Misericordia e altre iniziative importanti - gli fa eco Giancarlo Cosentino della Cisl Fp -. Non vogliamo nemmeno immaginare cosa potrebbe accadere se venisse confermata l'ipotesi di recupero di somme a carico di ogni lavoratore da parte dell'amministrazione comunale». In piazza anche diversi esponenti politici. Da Stefano Fassina (Sinistra Italiana), che tuona contro «un governo che considera i lavoratori pubblici zavorra», al parlamentare dem, già vicesindaco di Roma nell'amministrazione Marino, Marco Causi, autore degli emendamenti "salva-salario".

«Invito il Governo molto caldamente a trovare una soluzione nell'ambito del Milleproroghe - dice Causi - o, se non la trova all'interno del testo, di accettare una proposta del Parlamento nel mese di gennaio».
Solo in questo caso, i sindacati sarebbero pronti a ritirare lo sciopero. La data scelta, il 27 gennaio, non rientra tra quelle della franchigia per il Giubileo, ma con lo sciopero di tutti i dipendenti comunali la paralisi della città è quasi assicurata. La precettazione potrebbe essere quindi comunque dietro l'angolo. Quanto al rischio di una carenza di vigili urbani a Roma la notte di Capodanno, domani il commissario Francesco Paolo Tronca vedrà i sindacati. E il prefetto Franco Gabrielli mette le cose in chiaro: «Se l'amministrazione comunale dovesse ritenere che i margini di manovra non sono tali da consentire il regolare svolgimento delle manifestazioni che interesseranno la Capitale, esamineremo in un Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico ad hoc eventuali misure per affrontare la situazione così da non far sopportare disagi ai cittadini e ai pellegrini. Lo affronteremo nella maniera più condivisa possibile». Il prefetto è dunque pronto a intervenire.
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