Bilancio, ecco i tagli agli straordinari: 150 euro in meno ai dipendenti

Bilancio, ecco i tagli agli straordinari: 150 euro in meno ai dipendenti
di Michela Giachetta
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Giovedì 13 Febbraio 2014, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 07:48
Tagli alle ore di straordinario dei dipendenti assegnati ai Gruppi capitolini, ai responsabili amministrativi e agli autisti. E prospettati tagli all’indennità «di disagio» del personale dell’ufficio Anagrafe. Sforbiciate diverse e trasversali per il personale capitolino, che hanno però una conseguenza comune: buste paga più leggere, di circa 150 euro mensili. In una lettera inviata dall’amministrazione ai responsabili dei Gruppi assembleari, si comunica che «a causa della riduzione dei fondi a disposizione, nei mesi di febbraio e marzo potranno essere retribuite 16 ore di lavoro straordinario per ciascun dipendente assegnato ai gruppi, 20 ore per i responsabili amministrativi e 25 per gli autisti». Circa la metà delle ore solitamente autorizzate e pagate fino a dicembre. Tradotto in soldoni, spiega uno dei dipendenti, fanno circa 150 euro netti in meno sullo stipendio. Non poco, se si considera che in media la retribuzione di un lavoratore del Comune si aggira attorno ai 1200 euro.



Stesso taglio all’orizzonte per i dipendenti dell’Ufficio Anagrafe, che dal prossimo mese potrebbero fare a meno dell’indennità di sportello (definita ora «di disagio»), percepita sia da chi sta davanti allo sportello, sia da chi lavora nel back-office, come previsto da un accordo fra sindacati e Comune del 2007: 2 euro all’ora, il compenso, per 36 ore settimali. Soldi che ora i dipendenti di quella struttura rischiano di non vedere più.





LA LETTERA

Il dipartimento delle Risorse Umane ha mandato una lettera a tutti i capi delle strutture, interessati da quell’indennità, in cui si fa riferimento a una sentenza del tribunale dello scorso ottobre che stabilisce, in sintesi, che l’erogazione dell’indennità di sportello può essere riconosciuta solo a chi svolge quel tipo di mansioni. E, alla luce di quel provvedimento, si chiede ai singoli dirigenti di «procedure a un’attenta verifica delle scelte operate in materia, anche in ragione della correlata responsabilità contabile, amministrativa e manageriale». Ma, replica uno dei destinatari della lettera, «dopo 7 anni dalla sottoscrizione di quegli accordi, non può sfuggire l’inopportunità e il danno derivante dal richiedere una nuova interpretazione». In pratica, da quell’ufficio arriva un fermo «no» a rivedere quell’indennità. All’Anagrafe centrale, invece, è il timore dei dipendenti, quell’indennità potrebbe essere tolta. Lo hanno detto pubblicamente ieri in piazza, durante una manifestazione organizzata da tutto il personale capitolino dopo un tam tam in rete. «Tutti in piazza del Campidoglio - si legge nella mail inviata nei giorni scorsi - Facciamo capire al sindaco che il nostro salario accessorio non si tocca. Gli sprechi vanno trovati altrove». Alle rassicurazioni dell’amministrazione, che anche ieri ha ribadito che «le retribuzioni dei dipendenti non subiranno alcun taglio», non credono più.





LE REAZIONI

«È la prima volta che accade che ci autoconvochiamo e siamo tutti qui in piazza - dicono i dipendenti – Evidentemente le cose non vanno così bene come ci raccontano. Se i dipendenti si riuniscono un motivo grave c’è». Sono quasi stupiti di ritrovarsi in tanti, senza sigle sindacali alle spalle. Protestano contro il Comune e sono preoccupati. «Prima di tagliare a impiegati e funzionari taglino a chi ha più benefici, come i consulenti esterni», dicono. Le voci si susseguono al microfono: «Ci sono dirigenti apicali interni che sono senza scrivania e loro che fanno? Prendono dirigenti esterni». Chiedono anche ai sindacati un maggiore coinvolgimento diretto. Una dipendente dell’Anagrafe racconta dei tagli all’indennità di disagio. «Io prendo 1200 euro al mese, con quell’indennità. Molti di noi, contando sulla disponibilità di quei soldi, hanno fatto scelte di vita». Anche la politica si fa sentire. «È una follia immaginare di far cassa sul loro salario accessorio», dice Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini. Tutti i capigruppo hanno deciso ieri di fissare a breve una seduta straordinaria sul personale capitolino.
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