Roma, sos del Campidoglio «Il Tesoro sblocchi 150 milioni»

Roma, sos del Campidoglio «Il Tesoro sblocchi 150 milioni»
di Mauro Evangelisti
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Domenica 9 Ottobre 2016, 09:55
Centoncinquanta milioni di euro in più per respirare e approvare un bilancio di previsione 2017 che non sia solo di lacrime e sangue. Parte da questo obiettivo la trattativa con il governo, che sta seguendo in prima persona l'assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo. I segnali dal Mef, però, non sono incoraggianti, perché a Roma verrà chiesta invece una gestione più rigorosa dei conti. Per il Campidoglio sarà anche assai complicato il termine del 31 dicembre per il varo della finanziaria. Più probabile che il via libera definitivo in consiglio comunale arrivi solo a gennaio.

DIALOGO
La giustificazione che la giunta Raggi si è insediata solo a metà del 2016 vale solo in parte: a causare l'impasse c'è il fatto di avere perso più di un mese nella ricerca del successore di Marcello Minenna (il primo dei tre assessori al bilancio che ha già inanellato la giunta Raggi). Ma al di là dei tempi, interessano le cifre. Per questo è iniziata un'azione di confronto con le altre istituzioni che porterà l'amministrazione a 5 Stelle a parlare direttamente con il governo. Primo passaggio domani, quando Mazzillo incontrerà Silvia Scozzese. Ex assessore al bilancio della giunta Marino, la Scozzese è commissario per la gestione del debito pre 2008. Con lei si comincerà a discutere sui meccanismi per recuperare maggiori risorse nella gestione della spesa del 2017. Nei giorni successivi dovrebbe invece svolgersi un incontro ancora più importante, con il Mef. Non è escluso che al confronto partecipino direttamente oltre all'assessore Mazzillo anche la sindaca Virgina Raggi e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. E qui si arriva alla necessità per Campidoglio di reperire maggiori risorse, per almeno 150 milioni di euro.
Significa una pioggia di trasferimenti inattesi? No. La strada da seguire potrebbe essere differente e punta a un allentamento del patto di stabilità, che consentirebbe dunque a Roma Capitale di ampliare il margine di spesa ma anche di indebitamento. A sostegno di questa richiesta, la giunta Raggi potrà portare anche un elemento: già le gestioni degli anni scorsi, prima con Marino, poi con Tronca avevano ottenuto più risorse da mettere a bilancio e dunque si spera che per quest'anno vi siano margini di manovra. Va anche detto che nel 2015 e nel 2016 a Roma sono arrivate risorse aggiuntive legate al Giubileo straordinario indetto da papa Francesco, mentre per il 2017 non vi sono ragioni contingenti che possano giustificare finanziamenti straordinari a Roma Capitale. Per questo, la strada che si potrebbe seguire è quella dell'allentamento del patto di stabilità, anche se dal Mef non arrivano segnali distensivi.

EMERGENZE
Per quanto riguarda l'anno in corso, non ci sarà un nuovo assestamento di bilancio vero e proprio, mentre s'interverrà di volta in volta per reperire fondi per i settori in affanno, come è stato fatto ad esempio, due settimane fa, nella riunione di giunta che ha stanziato 9 milioni di euro per i servizi sociali, che rischiavano la paralisi visto i finanziamenti scadevano il 30 settembre.