Spiega Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico: «Di fronte al disagio di questi atleti con grave disabilità e delle loro famiglie abbiamo ritenuto un dovere intervenire direttamente per garantire la continuità del servizio. Abbiamo voluto, in questo modo, dare un sostegno concreto a un progetto di interesse pubblico e di grande utilità sociale che non può essere interrotto. Si tratta, tuttavia, di un intervento che può coprire le spese del servizio per un tempo limitato. Il nostro auspicio, dunque, è che Roma Capitale arrivi al più presto a definire una soluzione stabile nell’interesse dei ragazzi e delle famiglie”.
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