Roma, anche Ama nella bufera: Il dg Bina in ferie forzate

Roma, anche Ama nella bufera: Il dg Bina in ferie forzate
di Fabio Rossi
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Sabato 17 Dicembre 2016, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 09:54
In attesa di dividere ufficialmente le proprie strade - il 31 dicembre, alla scadenza formale del mandato - l'Ama e Stefano Bina, attuale direttore generale della municipalizzata, cominciano a organizzare il trasloco del manager lombardo, altro uomo chiave della governance del gruppo Roma Capitale che andrà sostituito in tempi brevi. Il dg, per il momento, è stato invitato a smaltire le ferie residue, segno di un divorzio ormai inevitabile.

LE DIREZIONI
Ieri è arrivato l'ordine di servizio, firmato dall'amministratore unico Antonella Giglio, in cui «vengono ridefinite alcune responsabilità», modo burocratico per dire che a Bina vengono sfilate le prime deleghe, quelle che fino a ieri deteneva ad interim.
Nel documento emesso dall'amministratore unico dell'azienda di via Calderon de la Barca si assegna in primis la responsabilità della Direzione operativa a Fulvio Torreti e quella del Servizio gestione impianti a Dario Bonanni: entrambi questi ruoli erano assegnati in precedenza a Bina. Per il resto, la Gestione operativa area ovest e la Gestione multimateriale vengono affidate, in questo caso ad interim, rispettivamente agli stessi Torreti e Bonanni.

IL PROVVEDIMENTO
L'ordine di servizio arriva quattro giorni dopo la definizione della nuova macrostruttura, che aveva dato il segno evidente della guerra interna all'amministrazione. La revisione della struttura organizzativa aziendale è stata portata a termine dopo mesi di tira e molla, con tanto di battaglia sotterranea tra l'assessore capitolino all'ambiente Paola Muraro (ora dimissionaria) e il direttore generale. Un passo che era atteso da tempo, dopo la scelta di Antonella Giglio come nuovo amministratore unico della municipalizzata al posto di Alessandro Solidoro, il primo manager nominato dall'amministrazione pentastellata, che aveva salutato la compagnia lo stesso giorno delle dimissioni dell'ex assessore capitolino al bilancio Marcello Minenna, suo principale sponsor. Nel nuovo assetto aziendale, Bina conservava ad interim la Direzione operativa della municipalizzata, ieri affidata a Torreti, mentre a capo di amministrazione e finanza è stato nominato Emiliano Limiti, subentrato a Mauro Bellicoso. Le risorse umane sono passate da Saverio Lopes, che avrà la responsabilità del servizio affari legali, a Giuseppe Rubrichi, già dirigente per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che guiderà ad interim anche il servizio relazioni industriali. Alla direzione cimiteri è stato invece confermato Maurizio Campagnani.

E così il manager lombardo concluderà fra due settimane, a meno di clamorose sorprese, la sua breve esperienza romana. A nulla è servita una telefonata arrivata nei giorni scorsi, dalla Casaleggio e associati, per chiedere alla sindaca di prendere tempo e valutare una possibile riconferma del direttore generale dell'Ama. Ma Virginia Raggi non vuole sentire ragioni: Bina, alla fine, pagherà anche di aver «fatto la guerra» alla Muraro, fedelissima della sindaca.